Fin dal 200 avanti Cristo in Cina venivano redatte le celebri gazzette imperiali che rendevano conto di leggi, provvedimenti, notizie il cui più noto esempio è la Gazzetta di Pechino che è considerata il primo giornale al mondo. A partire dal 1050 dopo Cristo tali gazzette non furono più scritte a mano, ma stampate a caratteri mobili in terracotta che col tempo divennero di legno e infine di bronzo. Cionondimeno tutti noi abbiamo appreso che la stampa fu inventata da un tale Gutenberg, orafo di Magonza che in realtà ebbe solo l’intuizione di mettere assieme una serie di tecnologie filtrate in Occidente attraverso la via della seta e il suo naturale terminale ovvero Costantinopoli dove ormai da tre secoli dominavano Venezia, Genova, Pisa, i vichingi del Volga e gli svevi giunti con Corrado III, rex Romanorum e col Barbarossa.
La cosa non è una scoperta di oggi, era nota nei suoi tratti fondamentali da molto, tanto che ne già parla Voltaire alla voce Gazzette nell’Encyclopedie, ma evidentemente l’esprit autistico coloniale era già talmente sviluppato da pensare che comunque il resto del mondo non contava, era res nullius. Se è vero che la matematica è nata in oriente, la notazione matematica che ha permesso lo sviluppo dell’algebra in India passando a noi attraverso gli arabi, la bussola, la povere da sparo, la stampa (compresa in essa la carta moneta) dalla Cina e dall’Asia in genere un’altra miriade di invenzioni che possono parere secondarie, ma che hanno avuto un immenso influsso sull’Europa, come ad esempio la staffa, è pur vero che si ritenevano le società orientali immobili, mentre il processo storico ancorché diretto idealmente verso una fine della storia, era un caratteristica solamente occidentale. Concetto che finirà ben presto nel trasformarsi in teorie politico razziali per le quali solo gli occidentali sono capaci di democrazia e cretinate del genere. Potremmo fare mille esempi di questo sentiment definitivamente affermatosi nella sua grossolana versione anglosassone con la rivoluzione industriale, ma un esempio a suo modo clamoroso è la questione della scoperta dell’America. Il continente è stato evidentemente abitato da popolazioni asiatiche arrivate attraverso lo stretto di Bering dai trenta ai ventimila anni fa, ma la scoperta viene considerata tale solo quando vi misero piede gli europei con Colombo, i pellerossa, in Maya, gli Incas, gli Aztechi non contano, non hanno la pelle bianca e dunque sono stati scoperti anche loro. E quando tale primato viene contestato probabilmente perché dà fastidio all’america wasp che l’onore sia attribuito a uno senza occhi azzurri e capelli biondi, si dice che l’abbiano raggiunta prima i vichingi, ancorché nessuno ne abbia saputo nulla e dunque come scoperta vale zero.
Qualcuno si starà chiedendo che senso abbia tutto questo, ma ci arrivo subito. La presunzione di superiorità prevede che essa venga delimitata in qualche modo, che si sappia insomma dove cominci e dove finisca l’occidente, problema non facile visto che in esso bisognerebbe includere i giapponesi ed escluderne gli indiani che sono invece in gran parte imparentati con gli europei come si deduce dalle loro lingue che appunto fanno parte della famiglia indoeuropea. Per non parlare delle nuove consapevolezze che fanno derivare dalla Mesopotamia gran parte di quel sapere che definiamo greco. Ma il problema attuale è che fin dagli esordi questa ristretta concezione del mondo, specie nelle sua vulgate popolari, ha messo ai suoi margini la Russia considerata semi orientale, una specie di temibile e barbaro ibrido, nonostante la sua straordinaria cultura per certi versi prototipo di ciò che pensiamo occidentale. Questo confine nebuloso e inquieto si è trasformato in sprofondo dopo la Rivoluzione di ottobre e le fallite imitazioni in centro Europa, intensificando l’idea di un pericolo che viene da oriente con in più il grottesco tentativo di attribuire il comunismo a tali caratteri.
Oggi la Russia non è più comunista, anzi ha assunto valori e modelli di vita tipicamente occidentali per non dire proprio amerikani con la kappa, ma contro di lei si può facilmente recuperare il sospetto e l’ostilità precedenti la rivoluzione con lo scopo di circondarla e impedire che raccolga attorno a sé e alla Cina, protagonista della più grande espansione produttiva di tutti i tempi, un gruppo sempre più folto di Paesi che non ne possono più delle ingerenze imperiali di Washington e dunque della massima espressione di occidente estremista e integralista che in realtà è passato dal dichiarare la democrazia un suo prodotto esclusivo, a negarla nelle sue forme sostanziali. Così accuse assurde, grottesche sanzioni che colpiscono in primo luogo chi le pone, pretesti esili e miserabili insieme, riescono a funzionare su opinioni pubbliche in un certo senso già preparate subliminalmente al sospetto e all’ostilità. Tanto più forte quanto più s’intuisce che la stagione del dominio si sta esaurendo, che l’Europa stessa è ridotta a un piccolo mondo carolingio di fatto impotente senza l’ “estremo occidente” americano, il quale a sua volta si vede sempre più in pericolo visto che il suo capitalismo estremo lo ha portato a dipendere in maniera vitale dal controllo mondiale senza il quale si sgonfierebbe come un palloncino.
Tutto questo ha giocato un ruolo decisivo anche all’interno della rivoluzione d’ottobre perché il tentativo occidentale di appoggiare gli zaristi e le fallite rivoluzioni in Germania indusse Lenin a guardare a oriente additando nella Cina e nell’India i teatri di futuro sviluppo della rivoluzione e a individuare nella decolonizzazione il vero fronte di scontro. L’Unione Sovietica, nonostante il fatto che la Germania di Weimar e persino l’Italia di Mussolini avessero voluto stabilire relazioni con Mosca infrangendo il cordone sanitario steso da Washington e Londra, cominciò a disinteressarsi dell’Occidente e a cercare di sottrarsi alle tensioni che si stavano accumulando al suo interno E’ anche per questo motivo che non vennero prese particolari misure militari per difendersi dalla Germania e che venne firmato il patto Molotov – Ribbentrop: il conflitto per Stalin e i dirigenti sovietici era altrove e dopo tutto una guerra inter occidentale non poteva che costituire un vantaggio a patto di tenersene fuori. Un’idea illusoria, esattamente come quelle coltivate oggi dagli occidentali.
“Beijing ha impegnato nell’Iniziativa per la Nuova Via della Seta 250 miliardi di yuan in prestiti della China Development Bank, 130 miliardi di yuan in prestiti dall’Export-Import Bank of China, 2 miliardi di yuan di aiuti alimentari e 1 miliardo di dollari per il fondo di cooperazione Sud-Sud. L’Iniziativa Fascia e Via ha per obiettivo creare una moderna cintura economica lungo la Via della Seta del XXI secolo, che attraverso l’Eurasia partendo dalla regione del Xinjiang in Cina e, passando per l”Asia centrale e il Kazakistan, arriva in Iraq, Iran, Siria e Turchia da dove poi giungerà in Europa. La controparte marittima, la Via della Seta Marittima, parte dal Fujian in Cina e terminerà a Venezia.”
https://aurorasito.wordpress.com/
interessante ed impressionante. Però bisogna contestualizzare . per quanto riguarda uno degli ultimi mesi (non ricordo quale) , il deficit americano in mano alla cina ammontava a circa 1.130 miliardi di dollari ( titoli di stato), ed in base al cambio recente per pareggiare un dollaro ci vogliono circa 7 yuan cinesi.
Un pò difficile che le cifre della via della seta, peraltro una tantum, possano sostituire il ruolo dei consumi americani come stimolo alla economia mondiale
Anche perchè il consumo a debito degli americani è finanziato dal giappone per una cifra ancora maggiore, per non parlare di tutti gli altri
Beninteso, non vedo l’ora che il dollaro perda il suo ruolo di moneta dei commerci mondiali, ma mi sa che questo possa avvenire solo passando attraverso la 3° guerra mondiale..
@ dani2005dani :
Allora benvenuta su questo blog, e tra i suoi commentatori. In pratica gente con idee molto strutturate e talvolta quasi agli antipodi, ma comunque con in comune le note forse più importanti
Il Simplicissimus è persona di raro acume ed intelligenza, non a caso i suoi post individuano argomenti topici (al contrario del meinstream) diffondendo punti di vista ed informazioni altrimenti poco e niente conoscibili (provocano infatti discussioni a volte interminabili). Ma anche perché si lascia contestare anche molto duramente senza mai censurare i commenti, cosa tipica di chi ha le palle, e magari risponde indirettamente nei post successivi ai vari maleducati commentatori
Personalmente, credo che l’andamento del capitalismo attuale facilmente porterà l’umanità alla barbarie della guerra, e l’ unico modo che questo ha per uscire da una crisi irresolvibile.
Per i motivi cui ho accennato, non riesce a generare valore (a differenza che nel passato), al più sposta quote di valore da un settore o da un’area all’altra, ma il benessere ed il valore prodotto addirittura si restringono.
E per questo che l’economia si è finanziarizzata, era l’unico modo per generare profitti (fittizi), dal momento che il saggio di profitto calava ininterrottamente dal dopoguerra al 1985 circa (data di inizio della globalizzazione e della finanziarizzazione).
Anche l’idea che con banche centrali al servizio della politica si possa stampare denaro rimettendo in moto l’economia è una idea che non regge. Il denaro è solo la misura formale del valore prodotto nella società, cioè il tempo di lavoro oggettivato nelle merci, nei servizi, che alla vendita diventa capitale monetario per poi essere incorporato di nuovo negli oggetti e nelle funzioni della riproduzione sociale (produzione). Storicamente,ogni volta che tornava ad essere capitale monetario era più grande perché valorizzato dal tempo di lavoro non retribuito a chi lavora (le metamorfosi del capitale)
Ma oggi le tecnologie eliminano manodopera, secondo l’ Ilo già negli anni 70 si poteva produrre tre volte di più con la metà della manodopera, per cui produzioni quantitativamente maggiori magari contengono meno tempo di lavoro oggettivato (valore). Poiché il valore oggi non può più crescere a causa della tecnologia, stampare denaro comporta che esso si adegui al valore sempre minore che circola davvero nella società (tramite l’inflazione). Se ne stampi troppo poco, esso si rivaluta divenendo frazionabile in sottomultipli. Ad ogni modo, si adegua al valore davvero esistente nella società perché è cartastraccia (mica monete d’oro),
E quindi solo una illusione la tesi sovranista per cui stampando più denaro si rimette in moto l’economia. Se stampi più denaro esso si svaluta e basta, perché si adegua allo scarso valore (tempo di lavoro oggettivato) davvero circolante, in ragione della tecnica odierna ormai questo può solo diminuire. Quindi, delle banche centrali di nuovo sovrane potrebbero agevolmente stampare denaro, ma questo si svaluterebbe subito senza fare uscire il capitale dalla sua crisi (ormai il problema è nell’impossibile produzione di un valore corrispondente al denaro stampato).Vale a dire, a causa della tecnica che elimina tempo di lavoro. il denaro stampato si svaluterebbe subito senza riuscire a migliorare l’economia, di fatto tale denaro si adeguerebbe al valore sempre più scarso possibile oggi nella società.
Il denaro dei vari quantitative easing non si svaluta in una grande inflazione perché non circola davvero ma costituisce solo una partita di giro tra istituti di emissione e banche varie, in sintesi lo strumento della banca centrale statale o sottoposta al tesoro non riuscirebbe a risolvere la profonda crisi che attraversiamo. Pertanto, senza una presa di coscienza della irresolvibilità della crisi e della necessità di passare ad un sistema sociale superiore le 3°guerra mondiale sarà davvero lo sbocco inevitabile, uno strumento che svalorizza i capitali perdenti favorendo la valorizzazione quelli vincenti
@ anonimo — concordo in pieno con le tesi del video, la guerra è appunto sullo sfondo. Ma il benessere realizzato per tutti a scala assoluta non verrà dal tipo di società difesa da putin, per quanto sia utile appoggiare queste resistenze all’imperialismo usa (credo nulla questio)
@jorge Grazie della “spiegazione” sul Simplicissimus. Una grande acutezza nel cogliere i punti più oscuri dello schema (quelli che dovrebbero rimanere nascosti) e una grande competenza che gli consente di non censurare nulla.
In un luogo, benchè virtuale, del genere, i maleducati non dovrebbero entrare.
Anche io credo nella presa di coscienza che il sistema capitalistico – l’unico che esiste sul Pianeta attualmente – sia fallimentare pe ril perdurare della Vita sul Pianeta. Pasolini scrisse molto contro il consumismo, primo metodo di brainwashing USA in Europa, propagandato da film, telefilm ,moda e media proni a qualsiasi stupidaggine provenisse da oltre oceano, scrisse della limitatezza del Pianeta e delle sue risorse. Scrisse anche del petrolio e scrisse così bene che fu ucciso. In Italia e anche nel Mondo manca molto la sua capacità analitica così scientifica. Tuttavia dopo oltre 40 anni, leggere SCRITTI CORSARI, fa ancora molto bene.
Ma ripeto, il tutto si scontra con la dura realtà che siamo un Paese invaso, e sul nostro suolo ci sono 23 basi Nato con 30000 uomini di esercito. Non possiamo nemmeno avere un governo che non sia meno che meno di assoluta fede atlantica. Craxi fu duramente punito per la sua “ribellione”.
Sugli aspetti monetari, dei quali non sono una esperta, direi che le sue conclusioni sono quelle oramai di maggioranza, ovvero quelle di chi ha perfettamente compreso che questo tipo di UE non è a favore dei popoli europei.
Un Europa unita dei popoli sarebbe sicuramente stata una grande idea, ma gli USA avrebbero permesso il sorgere di una entità che avrebbe potuto mettere in scuro il loro potere sia economico e sia geopolitico?
Ottimo Roberto Quaglia. Grande conoscitore dei popoli slavi. E ottimo il suo libro su 9/11.
@jorge Intanto la ringrazio per la discussione. Io non conosco così a fondo Il Simplicissimus da sapere esattamente cosa pensi, vale a dire che l’ho scoperto da poco e nel caos informativo che ci circonda mi è parso illuminante. Quel mio commento poco sotto è una breve sintesi di quanto tratti l’ultimo libro di William Engdahl “The lost hegemon”. Io personalmente, per ora, ho una priorità: evitare la WWIII. La guerra, per le élite anglosassoni che dominano la scena mondiale dalla privatizzazione della Fed nel 1913, è un eccellente metodo per fare soldi e soprattutto controllarli e controllare la catena alimentare e dunque i popoli. Probabilmente è la scelta più sicura per gli psicopatici che governano il Mondo e i loro sgherri, psicopatici di secondo livello. Il 9/11 fu una scelta precisa per giustificare una corsa agli armamenti e limitare le libertà individuali che francamente erano troppe per il popolo (di cui faccio parte).
Questa mia priorità mi spinge a scegliere per il meno peggio e, vista la smania conquistatrice e accentratrice delle élite anglo americane versus una minore tendenza da parte delle potenze orientali quali Russia e Cina, opto per le seconde. Il tutto in via teorica visto che il suolo italiano è coperto di basi NATO con 30000 uomini di esercito USA. Si immagini l’elezione di un governo non filo atlantico. Durerebbe un’ora. Nemmeno io voglio fare la parte del povero asino da soma che cambia solo padrone, io sono convinta, per ragioni scientifiche e etiche che la specie umana abbia eccessivamente monopolizzato le risorse planetarie, in modo così invasivo da ridurne le capacità di recupero, creando entropia e inquinamento, e divorando qualcosa che non appartiene solo alla nostra specie ma a tutte le specie, animali e vegetali, senza le quali salta la catena trofica che cibsostiene tutti insieme, in questo bellissimo pianeta verdeazzurro. Stiamo facendo saltare la nostra navicella spaziale e non ce ne sono altre. Quindi una WWIII sarebbe conclusiva e gli psicopatici che ci governano, nei loro calcoli secolari, non se ne accorgono, presi dalla loro lucida follia. Gli psicopatici sono e sembrano molto più intelligenti di una persona normo dotata di empatia.
@ dani2005dani e chi ha interesse
Ma perchè, se una impresa italiana, (mettiamo l’impregilo), dovesse lavorare ad una infrastruttura della via della seta, forse assumerebbe i giovani con un contratto ben remunerato in luogo del solito contratto precario?
E perchè mai dovrebbe essere così ?
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E se poi i cinesi investono nella infrastruttura “via della seta”(chessò io, un milione di euro), allora tale denaro mancherà di finanziare il deficit pubblico usa.
Di conseguenza gli usa compreranno meno merci dall ‘europa e dalla cina (sempre per un milione di euro)
Quindi, qualche europeo in più lavorerà per la via della seta, ma altrettanti europei perderanno il lavoro nel settore che esporta in usa.
Dove è il vantaggio?
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E lo stesso simplicissimus a contrapporre il rapporto economico con la via della seta, alla relazione economica con gli stati uniti. Ma così si tratta solo di un gioco a somma zero.
Il simplicissimus compie Una “interpolazione logica”. ll vantaggioso piacere politico di vedere colpito l’imperialismo usa, diviene nella sua mente anche un vantaggio anche economico. Appunto, uno scambio irriflesso dei livelli, una “interpolazione logica”
Il ragionamento del Simplicissimus sarebbe stato sensato (vantaggio economico) se avesse parlato del possibile sviluppo economico della “via della seta”, come di una cosa a se stante e non alternativa agli interscambi con gli usa, indipendente dalla geopolitica dell’economia
Ma evidentemente, il simplicissimus trova la “via della seta” cosa “produttiva rispetto al capitalismo strutturalmente “finanziario ” degli Usa. Data questa differenza che lui afferma (ma non dimostra), ritiene preferibile e conveniente lo sviluppo di un rapporto economico da ” via della seta” a danno dei rapporti economici preesistenti. E’ questo lo “a priori” del suo errore di “interpolazione logica”
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Ma a sua volta, il Simplicissimus ragiona da irriflessivo figlio del suo tempo, l”a priori è storico e non è trascendentale. In effetti, il capitalismo di oggi non riesce a generare nuovo valore, ed a noi mancano esempi di quello che è in realtà la creazione di nuovo valore
Ecco che pure simplicissimus non è in grado di immaginare una crescita economica basata sulla creazione di nuovo valore e riesce solo a riferirsi ad uno spostamento, gioco a somma zero, di questo stesso valore (via della seta o rapporto con gli usa). E’ troppo condizionato dalla esperienza irriflessa e dalla propaganda interessata di una certa borghesia che nel presente ci sguazza
Infatti, se lavoro per la “via della seta”, si arricchisce la fazione borghese che produce quelle cose che servono in tale contesto. Se invece lavoro per il consumatore Usa che vive di deficit pubblico(stratosferico negli usa), si arricchisce la fazione borghese che esporta gli occhiali ray -beyn negli usa. Preferire l’una o l’altra opzione, significa fare il servo sciocco di una fazione o dell’altra senza che al popolo ne venga un vantaggio (gioco a somma zero)
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Come schierarsi con putin contro tramp, quasi che non fossero entrambi funzionari dello sfruttamento capitalistico i (salvo il fatto che un po di multilateralismo apre degli spazi per un minimo di resistenza dal basso)
Per capirci, quando l’ italia si industrializzò non lo fece stabilendo relazioni economiche sostitutive di quelle precedenti (sarebbe stato un gioco a somma zero). Al contrario l’italia ingrandì i settori economici precedenti o ne sviluppo di nuovi
Ci mancano gli esempi che facciano capire queste dinamiche perchè oggi il capitalismo non riesce a creare valore nuovo (sua crisi definitiva), ed allora diamo importanza ad un gioco a somma zero che invece non ne ha.
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Oggi il capitalismo abbisogna di investimenti tanto grandi da non essere recuperabili nei tempi ristretti del ciclo, prima che ciò avvenga i capitalisti già devono spendere di nuovo ed i profitti vanno a farsi friggere. A meno che le spese propedeutiche non vengano assunte dagli stati, che poi dicono che abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità, Ma cos’ il sistema va verso il collasso, genera debito invece che valore, ecco che ci si può solo dividere una torta che già esiste, non ingrandirla generando nuovo valore
è la concorrenza a costringere i capitalisti a investire prima di avere ammortizzato gli impianti, oggi la tecnologia evolve molto piu velocemente che prima e si deve investire per forza, appunto a causa della concorrenza
ovviamente il discorso vale non solo per la cina, oggi nessun paese ha tesoretti/ avanzi del bilancio pubblico fermi nel cassetto, e tutto e solo un gioco a somma zero
L’occidente con il suo presunto padrone egemone è disperato. La nuova Via della Seta è stata avviata dalla Cina con la collaborazione della Russia. Passerà anche per il Pakistan, India, Iran e Turchia, quest’ultima solo se Erdogan mostrerà giudizio. Arriverà nel cuore pulsante dell’Europa, a Amsterdam. La Russia, con la URSS, non poteva permettersi questa lunga e supertecnologica ferrovia, gli USA e l’Occidente la costringevano a grossissime spese militari e non rimanevano soldi per quelle civili. Il comportamento USA attuale, quello del rozzo Trump, pare stia saltando le formalità ipocrite, andando al “sodo”. I pupari come Kissinger (ancora vivo eppure centenario) si sono mossi per farlo vincere (Kissinger fu visto in visita da Trump due settimane prima della conclusione delle presidenziali USA e un mio amico USA mi disse “ok, vincerà Trump) e anche l’ultimo incontro con Lavrov in USA fu preparato da Kissinger. L’Oriente fatto di Cina e Russia è anche la speranza di molti popoli occidentali di non finire fritti in una sempre più probabile WWIII..
Interessanti spunti di riferimento e indagine offerti da Semplicissimus e logiche considerazioni da Learco. Grazie ad entrambi.
Di quanto scrive il simplicissimus, è condivisibile la critica all’eurocentrismo, il quale ha portato a sminuire il mondo orientale in base all topos del “dispotismo asiatico”
Come si sà, l’Egitto, i regni mesopotamici, non avevano le acque diffuse come l’europa occidentale (fiumi, laghi etc). Per cui in queste aree si sviluppo precocemente lo stato assoluto, che doveva garantire gli immensi lavori idrici necessari alla agricoltura ed alla sopravvivenza umana.
La cifra concreta e culturale dell’assolutismo, secondo l’eurocentrismo, sarebbe rimasta a caratterizzare quelle aree impedendo lo sviluppo dell’individualismo, per cui queste aree sarebbero ferme appunto al “dispotismo asiatico” (la russia zarista e poi comunista, l’impero cinese etc). Incapaci quindi di democrazia e di sviluppo economico basato sul mercato
Al punto che il preambolo della costituzione europea (abbandonata per lo stop del referendum francese), dice che in europa occidentale gli spazi frastagliati, montuosi, lacustri, insulari, avrebbero favorito lo sviluppo di comunità isolate quindi politicamente libere, tali da fare dell’ individualismo la cifra culturale dell’europa (venezia, regioni fiamminghe freistadt tedesche etc). In pratica,le autonomie medioevali portate dentro gli stati moderni caratterizzati pertanto dell’individualismo borghese e mercatista ma anche laicità e scienza moderna..
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In realta queste teorie sono pura propaganda, in cina ad esempio l’imperatore era inteso come intermediario tra il cielo e la terra, responsabile dei lavori idraulici e del benessere sociale, se non avesse svolto bene questo compito per la cultura tradizionale cinese era legittima la rivolta dei sudditi e la defenestrazione dell’imperatore (Imperatore per delega del popolo e non per diritto divino come in europa)
Inoltre in cina e ancor di più in india esisteva una ampia cultura individualista, come testimoniato da una letteratura estremamente basata sull’individualismo, quando in europa si producevano solo poemi epico-cavallereschi
Per non dire che nel 1700 la cina aveva l’economia piu forte ed avanzata del mondo, ed u no sviluppo scientifico e tecnologico raggiunto dall’occidente solo secoli dopo ( ad esempio navi a compartimenti stagni). Cito proprio questa tecnologia, perchè nel I400 la cina aveva la flotta militate più potente del mondo, essa aveva circumnavigato tutta l’africa possibile ( prima di magellano), era giunta in america, e si era approssimata all’europa
Ma classe dirigente cinese si limito a stabilire fondaci commerciali e contatti (molto in africa, ma comunque un po ovunque) ritenne i popoli non asiatici del tutto barbari (europei compresi). Stimò quindi di non avere interesse a questi popoli rozzi ed arretrati, e che valesse la pena commerciare solo in asia e col mondo arabo. Anche perche le classi commerciali avevano paura che si alterasse l’equilibrio politico della cina, l’imperatore ordino la distruzione della grande flotta, il resto del mondo era fatto da barbari trogloditi e cos’ anche in europa.
Nel frattempo, gli europei primitivi e molto meno sviluppati dei cinesi, arrivarono in america, proprio perchè rozzi ed economicamente arretrati sentirono che per loro sarebbe stata una manna colonizzare le americhe e procedettero a questo. Segui il genocidio dei popoli indigeni, con ciò l’oro americano fece grande la spagna che pote acquistare armi e tutto cio che serviva alla sua grandezza nell’ europa intera. Lo sviluppo economico europeo ebbe come correlato la nota triangolazione schiavi neri dall’africa in america, cotone dall’america all’europa, ritorno in america con nuovo carico di schiavi. Tale triangolazione si estese a molte altre cose e forni alle società che le gestivano i capitali atti a generare il successivo sviluppo capitalistico (proprio quel capitalismo produttivo nobile e buono secondo il simplicissimus)
Solo per questo, e non per l’individualismo e le libertà politiche, l’europa e divenuta il continente egemone economicamente e militarmente. Infatti fuori dall’ideologia il liberalismo europeo era ( basta leggere i testi), la libertà di accumulare terre all’infinito, con la relativa necessità di lavoratori subalterni ( schiavizzati), ed a maggior ragione per i paesi di precoce imperialismo.(nel mondo premoderno la terra era del sovrano che la assegnava e revocava)
Per cui individualismo e mercato non sono ciò che vuole l’eurocentrismo ma invero solo sopraffazione dell’uomo sull’uomo, e lo dimostra tutta la storia successiva. Sul piano culturale, Individualista quindi democratica lo fu di piu la cina ( arrivò a rinunziare alla sopraffazione del mondo intero), per poi rimanere l’unico paese non ridotto a colonia dall’ inperialismo europeo( per quanto subalterno). Vedere poi la cultura individualistica alla base delle rivolte antiinglesi taì-ping ( si parla solo del fenomeno poco importante dei boxer)
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Fin qui si può concordare e lodare il simplicissimus (demistifica la ideologia del dominio in madepatria ed imperialistico), anche se egli non trae la conseguenza di guardare al capitalismo per quello che è e non come buono in quanto produttivo (nasce in un certo modo e ne ha mantenuto sempre le stimmate, plausibilmente il nostro prima della crisi era un gran borghese e difende i suoi bei tempi capitalistici andati)
Ma per questa sua incapacità a guardare alla sfera economica (capitalismo) in maniera non idealista, il simplicissimus cade nelle sue solite errori teorici. Lenin non ha mai pensato di sostituire con la cina e simili il ruolo possibile della germania, anzi ha detto chiaramente che se non si fosse avuta la rivoluzione in germania il socialismo in urss non sarebbe stato possibile
La russia era un paese arretrato ed aveva bisogno di trattori, locomotive, per rendere produttiva l’agricoltura che invece era di sussistenza. Senza trattori locomotive e tecnologie, l’agricoltura non avrebbe potuto fornire quel plus-prodotto necessario ai consumi di una classe operaia destinata a crescere con la industrializzazione della russia ( ergo senza trattori locomotive e tecnologie occidentali la russia non avrebbe potuto industrializzarsi e realizzare il comunismo). Lenin sapeva benissimo che cina ed india mai avrebbero potuto fornire trattori e locomotive e tecnologie alla russia, essendo di molto piu arretrare di questa.
E quindi erroneo dire che lenin diede meno importanza alla rivoluzione in germania ed incomincio a guardare alla cina e all’ india, disse anzi che in mancanza della rivoluzione tedesca era necessaria la Nep (reintroduzione del capitalismo nelle campagne) e che senza la rivoluzione tedesca i bolscevichi avrebbero fallito. Infatti cosi’ fu, arrivò stalin ad inventare la balla del “socialismo in un solo paese”, a spacciare kolcholz sovcholz per istituzioni socialiste mentre i contadini coltivavano appezzamenti individuali di terra. Una economia cresciuta in maniera mai veramente socialista vide poi il prevalere degli strati ancora borghesi con kruschov, strati alla base degli oligarchi anni 90 di eltsin
Senza la rivoluzione in germania stalin non pote fare altro, ma la sua opera grandosa magnifica e meritoria fu solo la modernizzazione della russia con un capitalismo un po privato e largamente di stato ( chi e interessato legga cherles bettelheim, e poi struttura economica e di classe in urss del nostro Amadeo bordiga)
Al simplicissimus piace troppo il capitalismo e perciò apprezza tanto l’urss col suo capitalismo di stato, non si rende conto di quale tragedia immane fu la sconfitta della rivoluzione in germania rispetto alle sorti del comunismo. La conferenza di bakcu fu quella dove lenin si rapporto alle nazioni come cina india mondo islamico dicendo che li il governo bolscevico avrebbe potuto appoggiare pure le resistenze nazionaliste (quindi guidate dalla borghesia e non dai comunisti), perche tali resistenze nazionalisteavrebbero tolto margini ai paesi capitalisti ed imperialisti colonizzatori in debolendoli rispetto ai loro comunisti interni ed all’urss. Ma e tutto un altro ordine di duiscorso, mai lenin attribui a cinaed india il ruolo che sarebbe dovuto essere della germania
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Cina ed india non potevano fornire trattori e locomotive all’urss, ed oggi non hanno lo sviluppo economico della natura che dice il simplicissimus, Queste producono per il consumatore americano, che le paga in dollari carta straccia sostenuti solo dalla potenza militate usa. L’europa vende alla cina macchinari industriali che la cina usa per esportare appunto negli usa. Ergo, senza i dollari militarizzati degli usa ( mercato si sbocco usa) la cina e l’india non avrebbero per chi produrre ed il loro sviluppo economico finirebbe immediatamente portando alla frutta anche l’europa esportatrice di macchinari industriali in cina
Vale a dire, non esiste un capitalismo diverso ed alternativo a quello dominato dagli usa e dalla finanza, non ci può essere un capitalismo alternativo e “produttivo” magari di cina ed india tramite la russia associate all’europa. Il sistema capitalistico mondiale si regge sull’enorme deficit commerciale usa, togli questo e la domanda mondiale si ridurrebbe al lumicino. rendendo inutile le infrastrutture indicate col progetto”via della seta” A cosa potrebbero mai servire, e con quali capitali sarebbero finanziati, senza la domandamondiale che dipende quasi del tutto dal deficit commerciale usa?
Il simplicissimus vuole per forza distinguere finanza americana cattiva e capitalismo produttivo buono nel resto del mondo, la sua solita fissa che capitalismo produttivo e quello finanziario siano due cose separate e separabili. Non e così , e lo dimostra un analisi del capitalismo mondiale che è basato sui consumi usa, e se questo significa vantaggi imperialistici per gli usa sopraffazione per tutti gli altri, ciò non toglie che il capitalismo non puo altrimenti funzionare, la via di uscita è solo quella di superare il capitalismo