Gli esperimenti avanzati dell’oligarchismo neo liberista continentale vengono condotti in Paesi marginali, dove insieme a maggiore facilità di manovra, hanno meno probabilità di arrivare alle cronache mainstream, di essere conosciuti nel dettaglio, di suscitare reazioni negative nell’opinione pubblica o di avere effetti destabilizzanti per l’Eu e il sistema occidentale in caso di fallimento. E’ stato così per la riduzione in schiavitù della Grecia che, a differenza dei Paesi baltici, messi assai peggio, ma necessari per stringere alla gola la Russia, poneva meno problemi geopolitici in caso di insuccesso, è stato così per le nuove regole bancarie, comprendenti il bail in, testate nella piccola Cipro ed è così anche per il Belgio dove in silenzio viene portata avanti l’ingegneria legislativa antiterrorismo in modo da essere assolutamente disponibile anche in caso di rivolte sociali.
Il Belgio che ha partecipato alla battaglia di Aleppo con i terroristi anti Assad e che ha contribuito alla strage di 200 civili siriani ignobilmente tenuta nascosta ai cittadini europei dai contaballe di tv e giornali, non ha la possibilità costituzionale di indire uno “stato di urgenza” come in Francia dove è possibile nascondere sotto il mantello dell’emergenza l’umiliazione delle liberà fondamentali, così si è agito direttamente sulla legislazione normale deformandola al punto da essere lontanissima dalla radice del diritto. Nella sostanza un mese fa, la Camera ha approvato una legge per la repressione del terrorismo che
- non definisce cosa sia da considerare terrorismo, lasciando aperta ogni possibilità definitoria per ogni occasione
- punisce chiunque partecipi anche inconsapevolmente all’attività di un gruppo terrorista avendo solo la “possibilità di sapere ” di poter contribuire a dei crimini
- punisce non solo i fatti o la preparazione dei fatti ma anche l’intenzione di commettere fatti, naturalmente secondo un giudizio del tutto soggettivo degli inquirenti, ovvero del potere esecutivo. Così si può essere sbattuti dentro senza aver commesso nulla di illegale, ma solo sulla base di un giudizio arbitrario che non comprende nemmeno, come in altri legislazioni, un elenco preciso di quali atti consequenziali e legati fra di loro possano essere considerati come preparatori di un’azione terroristica.
- viene invertito l’onere della prova in modo che non sia il potere pubblico a dover dimostrare il coinvolgimento di una persona, ma quest’ultima a dover dimostrare la sua estraneità.
Tutto questo era stato respinto dal Parlamento belga nel 2013, ma dopo gli attentati e le cacce all’uomo condotte alla Clouseau, è passato liscio liscio, anche perché i cittadini sono psicologicamente portati a pensare che si tratti di misure che riguardano i terroristi mussulmani, quelli che lasciano i documenti in bella vista e che vengono regolarmente sentiti gridare Allah akbar, come fosse un marchio di fabbrica, ma non che la stessa legge possa essere applicata a loro stessi, magari anche a chi partecipa ad una manifestazione un po’ agitata. Per fare un esempio nostrano pensate alle grottesche accuse di terrorismo imbastite per difendere il malaffare dietro la Tav: con la legge belga fresca di stampa chiunque avesse comprato un pennarello per scrivere un cartello di protesta fosse pure una zia di un pacifico No tav sarebbe finito dietro le sbarre.
Zitti zitti, piano piano si stanno alterando le basi stesse della giurisprudenza, con la soggettivazione del diritto penale per poter affrontare in qualche modo l’ondata di protesta che si prepara, intimorire e reprimere chiunque, colpire i cosiddetti popolisti: si comincia dall’informazione non allineata e si finisce con l’attacco alle libertà private con il pretesto di un terrorismo così funzionale al disegno oligarchico da apparire ambiguo se non sospetto. Del resto dopo la cattura di un centinaio di ufficiali occidentali sorpresi ad Aleppo a fare da stato maggiore dei jihadisti reclutati un po’ dovunque, in Libia, ma anche in Europa contro Assad e il popolo siriano, lo scenario, la cornice del terrorismo sul nostro continente cambia radicalmente aspetto.
Sull’immigrazione come strumento di destabilizzazione degli Stati nazionali ad opera dei centri finanziari:
http://www.controinformazione.info/migrazioni-ed-invasione-caos-e-destabilizzazione-i-nodi-vengono-al-pettine/
Anch’io all’inizio ero molto scettico riguardo ai siti di informazione alternativa e al chiacchiericcio apparentemente sterile sui complotti.
A parte che più che di complotti sarebbe meglio parlare di comunanza di interessi e di obiettivi da parte dei membri di un’elite globale, che ha accumulato immense ricchezze grazie all’applicazione delle politiche economiche neoliberiste.
Ma non entriamo in particolari.
In seguito mi sono ricreduto parlando con la gente, notando come la crisi che stiamo vivendo, la perdita del lavoro per molti, l’emigrazione di tanti ragazzi in cerca di occupazione, la perdita di molte tutele sociali abbiano generato un bisogno di conoscere le ragioni di questa situazione.
Non è vero che l’informazione alternativa non è servita a niente; gli avvenimenti dell’anno passato lo dimostrano, visto che per la prima volta gli elettori in USA, GB, Italia hanno disatteso le indicazioni che arrivavano dall’alto.
E’ stata una reazione confusa, ma con un denominatore comune: il rifiuto di qualsiasi consiglio da parte di opinionisti e politici, ormai considerati al servizio di una ristretta oligarchia; tanto che le note elite stanno studiando i modi, più o meno democratici, per blindare i governi amici senza passare per il giudizio del popolo.
Se sono arrivati a questo punto vuol dire che hanno fallito, che la loro narrazione dei fatti non è stata accettata, perchè i sopraddetti siti web hanno proposto una visione diversa dei fatti, se non altro hanno inoculato nelle menti il germe del dubbio.
La strada per quei signori non sarà più così in discesa; vi sono Stati come la Russia che si sono messi di traverso, altri come Francia e Germania che potrebbero farlo presto e ormai ogni panzana che cercano di rifilare sulle loro tv e giornali viene presa a pernacchie dal popolo bue.
Pienamente d accordo. Ciö dipende pure dal fallimento (e dire poco) di quelle forze politiche che avrebbero dovuto tutelare le persone normali Pc Pds Pd etc
Il problema perö e che si stenta a fare il passo successivo, cioe organizzare la protesta e la lotta.
Il risultato elettorale di Trump, come dei 5 stelle etc, non cambiera certo le cose. Con Trump e gia evidente che si circonda di membri della elite di sempre. Le forze politeche ingiustamente chiamate populiste, denunziano banche, a volte il grande capitale produttivo, ma assolutamente non hanno nessun programma alla altezza dei problemi. Per quanto riguarda il lato propositivo, sotto sotto pensano di cambiare l´andamento attuale con una generica buona amministrazione
Si puö ragionare sulla vera origine della crisi, ma qui c´é da riprogettare un intero mondo economico e sociale. L´approccio di certe forze “populiste” e fermo pressocche al moralismo, perche questo e l´altra faccia della visione gomblottista, su questo si incagliano e si fermano molte persone che spinte dalla crisi si interrogano sul mondo in cui vivono
Un cambio di passo implica processi draconiani, la creazione di strutture alternative, e non e´ semplice sostituire una tecnocrazia del tutto interna alle logiche elitarie. Robe del genere non possono avvenire con la cultura della delega a questo o a quel personale politico, per quanto nuovo, newcessitano di una enorme spinta dal basso. Comunque, non era una critica all´interlocutore Learco e quant´altri.
Mi spiego meglio, se si tentasse di raddrizzare la situazione, la multinazionale produttiva “Ferrero” , che oltre al cioccolato produce notevole parte il cous cous consumato in nordafrica con relativa espropriazione dei contadini locali ( immigrati, Jihad )
Da che parte starebbe la ferrero, con la ridefinizione delléconomia o col vecchio ordine della globalizzazione?
Un esempio semplice, per dire che non si tratta di rendere inoffensivi questi o quelli oscuri personaggi, sarebbe piu facile. basterebbe dire Il re e nudo e l´´incubo cesserebbe.
Ma si tratta scontrarsi con forze che permeano a fondo la societä ed alla luce del sole, lo scontro allora e molto piu difficile e bisogna essere all áltezza
Pur molto condivisibili il post ed i commenti tutti, a lato mi viene il sospetto che concludere sempre richiamando questo o quel gomblotto, o addirittura il Gomblotto dei Gomblotti, o la Madre di tutti i Gomblotti……………Sia ciöstesso un Gomblotto !!
Infatti se tutto dipende da un oscuro gomblotto, non si avrä mia voglia di impegmarsi in concrete iniziative di lotta contro un andamento ormai palesemente insostenibile. Eppure i gomblotti non si fanno da parte da soli…..Buon anno a tutti….
Ciao Jorge, basta sostituire alla parola complotto che non ti piace la parola tecnicamente più opportuna di “piano” o “progetto” e si può tranquillamente dire che “tutto dipende da un oscuro progetto”. Ci sono nel mondo decine di migliaia di think tank superfinanziati che studiano il modo di fregarci meglio e non c’è neanche un think tank nostro che studi il modo di come fregare loro! Loro pensano, progettano, noi ci lamentiamo e basta. Loro costruiscono, trasformano giorno dopo giorno i loro sogni in nostri incubi e noi cosa siamo capaci di fare? Negare i complotti? Ma i complotti sono progetti e loro li creano e li implementano, noi né li creiamo né, ovviamente, li implementiamo. Che sia il caso di darsi la sveglia una buona volta?
assolutamente d´accordo
La verità è che la magistratura ha da decenni mano libera per fare quello che vuole. La magistratura è repressione per definizione, repressione di reati, e se una legge dovesse dire che soffiarsi il naso in pubblico è un reato, la magistratura non potrebbe fare altro che condannare chiunque si soffi il naso in pubblico. Non è dunque la repressione l’aspetto negativo: l’aspetto negativo è, invece, che la magistratura non ha bisogno di provare nulla perché il principio che presiede alle decisioni su colpevolezza e innocenza di un imputato è solo il “libero convincimento del giudice”, ossia una nozione abbasanza vaga e, in casi estremi, non dissimile dal puro arbitrio, e non, come dovrebbe essere, l’assoluta certezza che l’imputato ha compiuto quanto gli viene ascritto. Se ora si aggiunge che anche il “libero” convincimento del giudice è probabilmente solo un mito perché il giudice, in quanto essere umano, risente delle influenze politiche che gli provengono dai piani alti della gerarchia giudiziaria e che non assecondarle significa magari giocarsi la carriera, si capiscono allora tutti gli andirivieni che fa la giustizia, per esempio nel nostro paese: quando l’input era di andare a sinistra le sentenze nelle cause di lavoro erano quasi tutte a favore dei lavoratori. Ora, in cui l’input è quello di assecondare i diktat di Bruxelles e Washington la Cassazione tende a re-interpretare molte leggi nel segno di una grande severità nei confronti del lavoratore e, più in generale, del cittadino.
Va poi ipotizzato che in questi decenni si sia perfezionata una sorta di saldatura tra magistratura e servizi segreti con il passaggio di dossier dai servizi ai magistrati quando la cosa serve e, meno tradizionale, il lavoro di “spionaggio” autonomo dei magistrati che, a motivo delle indagini, consente in realtà di fare buona parte del lavoro che avrebbero dovuto svolgere i servizi. Si pensi alle intercettazioni telefoniche e allo sdoganamento addirittura dell’hackeraggio informatico dei personal computer degli indagati che consentono al magistrato di raccogliere informazioni ben al di là di quello che possono sapere gli stessi servizi e, in più, in modo del tutto legale. Sono informazioni relative al reato indagato, certamente, ma inevitabilmente possono venire catturate, per caso o per sistema, anche informazioni utili a vasto raggio: segreti industriali, piani strategici per il futuro di aziende e movimenti politici, informazioni valorizzabili in ambito borsistico, insomma, ogni sorta di ben di bit. Le intercettazioni, poi, si possono sviluppare “a rete” ossia il magistrato intercetta X ma poi può sub-intercettare tutti i contatti di X e poi tutti i contatti dei contatti di X e così via fino ad arrivare ad una schedatura micrometrica universale con tonnellate di informazioni utili di cui potrebbero poi beneficiare anche terze parti, anche presupponendo l’assoluta integrità e buona fede di chi svolge le indagini. In effetti, visto che il magistrato sta già facendo il lavoro che interessa ai servizi, a questi non rimane altro che raccogliere i frutti caduti dalla pianta, cosa che non presenta sicuramente alcuna difficoltà dal punto di vista tecnico-informatico.
Creare situazioni di tensione e di scontro, di carattere religioso o etnico, per potere imporre il controllo è una tattica usata a suo tempo dall’elite imperiale britannica.
In India ad esempio, dove musulmani e indù convivevano in pace, gli inglesi crearono moschee, dove imam estremisti al loro servizio, iniziarono a propagandare lo scontro con gli infedeli, provocando la reazione degli indù e la destabilizzazione controllata del Paese.
Per mettere sotto controllo l’Europa i nostri megabanchieri, i cui antenati prosperavano già all’epoca dell’Impero inglese, usano la stessa tattica, con una necessaria aggiunta: non essendoci una massa critica di musulmani autoctoni, li si importa, in modo da fornire ai predicatori wahabiti e salafiti il necessario materiale umano.
Il terrorismo, basato sui saltuari attentati di oggi, non è niente rispetto agli scontri che ci attenderanno in futuro, sul modello dell’India del XIX e XX secolo.
Poi, per tenere sotto controllo le guerre tra poveri, opportunamente suscitate, le elite finanziarie e i governi al loro servizio provvederanno con tutti gli strumenti di un moderno stato atutoritario.
“Poi, per tenere sotto controllo le guerre tra poveri, opportunamente suscitate, le elite finanziarie e i governi al loro servizio provvederanno con tutti gli strumenti di un moderno stato atutoritario.”
Possibilmente, anche tramite l’instaurazione del massimo PLURALISMO, a vari livelli, si dovrebbe evitare tutto ciò
oltre al pluralisimo democratico, serve anche un minimo DI EFFETTIVA COESIONE NAZIONALE, quella che non si è mai vista in Italia.
Certo che guardando alla nostra sciagurata classe dominate, vien da essere ben poco coesi…
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