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Non ci possiamo stupire più di nulla: dopo il ventennio berlusconiano nel quale non poche aziende presero l’abitudine di ricattare e spaventare i dipendenti perché votassero come diceva sciur parun, la cosa a quanto pare prosegue sotto Renzi, anche se visto il rapido declino intellettuale del Paese e il clima di intimidazione che regna sovrano, i modi nel quale agisce questa  forma di broglio preventivo si fanno sempre più paradossali e assurdi. Incredibili al vaglio della ragione se si rimane lucidi, ma che assumono le forme del verosimile quando si è sotto scacco della precarietà, della discrezionalità, della sottrazione di diritti.

Aldo Giannuli testimonia di una cosa di cui ha diretta esperienza: l’altro giorno alla fine di un corso, uno degli studenti gli ha riferito una storia che nemmeno Orwell avrebbe potuto inventarsi: il padre di uno degli studenti ha ricevuto dall’azienda per la quale lavora un sms nel quale si diceva che forse non potrà confermare l’incarico di lavoro per l’anno prossimo, perché due aziende (una di Abu Dabi e l’altra cinese) hanno comunicato di sospendere le rispettive ordinazioni sino al risultato del referendum per cui, l’ordine è da intendersi revocato in caso di vittoria del no. Pare davvero strano che imprese  cinesi e della penisola arabica che in questi anni hanno comprato di tutto e di più a Costituzione vigente, improvvisamente vogliano sospendere qualche ordinazione per aspettare l’esito del referendum che a loro non interessa nulla, avendo già contrattato costi e tempi delle forniture che è poi il loro unico interesse.

C’è dunque la probabilità di uno fratto il numero di particelle elementari dell’intero universo che non si tratti di una balla, tra l’altro  così grossolana e stupida da poter essere tipica del repertorio di imprenditori e manager con le scarpe fini., ovvero gli unici interessati all’esito del referendum che renderà più facile aumentare profitti e ricatti rapinando i dipendenti di salari e diritti. Chi ha ricevuto sms simili può farci tranquillamente una risata su: chiunque ha un minimo di familiarità con i mercati sa che questa è proprio robaccia e al massimo è stato lo stesso imprenditore a impaurire i committenti parlando dei “rischi” del referendum secondo ciò che elabora la sua testolina. Bisognerebbe fare una bella pernacchia a questa gentaglia. Ma appunto quando si lavora sotto ricatto continuo anche la cosa più improbabile può sembrare credibile e come nella sindrome di Stoccolma si finisce per fare esattamente ciò che rende ancora più prigionieri, si simpatizza col rapitore di libertà e di diritti.

Del resto tutto ciò  vale in generale e non solo per questi sms che meriterebbero il taglio delle dita, cosa che ad Abu Dabi  farebbero con grande piacere: ci sono i dipendenti pubblici che temono per i loro miseri 85 euro che comunque non vedranno mai se non come parte di una partita di giro; ci sono i correntisti che temono per i loro risparmi secondo una leggenda priva di senso (smentita tra l’altro da uno dei maggiori editorialisti del Financial Times)  visto che lo stato degli istituti di credito non ha nulla a che vedere con la posta in gioco nella consultazione popolare e se anche fosse l’ultimo pensiero al mondo sarebbe affidarsi alla banda di Banca Etruria; ci sono quelli che se non c’è Renzi sai cosa succede, essendo ormai così timorosi e disorientati che un asino al comando invece di spaventarli li rassicura; c’è un Paese sull’orlo di una crisi di nervi che non ha il coraggio di riconoscere la propria malattia, di affrontare il futuro, che non ha affatto voglia di cambiare anche se sta nella merda e segue l’immobilismo renziano travestito da nuovo, finge di trovare un progressivo ritorno allo Statuto albertino un segno di novità. E non si indigna nemmeno più per queste cose o per i brogli che certamente ci sono stati sul voto degli italiani all’estero: ricordo che proprio oggi si vota in Austria per le presidenziali, dopo un voto annullato proprio per la manipolazione delle schede giunte dall’estero.

Perciò mandiamoli un sms con un  bel No sulla scheda, e se vogliamo anche e لا che significano la stessa cosa in cinese e arabo. Così saranno contenti anche questi imprenditori dei miei stivali.