15171267_1375778189101715_1040372289753495913_nStasera un merlo si è posato sulla terrazza dopo aver becchettato dalle parti di Palazzo Chigi e del Viminale. Adescato da qualche briciola di cracker mi ha detto che Guappo Renzi da giorni sollecita in segreto Genio Alfano a disporre eccezionali misure di sicurezza per la manifestazione in favore del No in programma domani. Si capisce come un potere privo di qualunque visione che non sia quella di far manbassa, sia irritato e forse intimorito  dalle sigle che considera antagoniste al proprio progetto di oligarchia, dai centri sociali, come dai ribelli di Lega ambiente ormai appiattita sugli affarucci di governo, dai  no Tav, a quelli che si battono contro i mostri navali che si stanno mangiando la laguna e la bellezza di Venezia, da chi non vuole le grottesche e opache trivelle in mare per due miserabili gocce di petrolio agli ultimi circoli eretici dell’Arci normalizzata, dagli studenti ai comitati per la casa. Ma da questo a mobilitare in maniera straordinaria le forze dell’ordine per una manifestazione che si annuncia come pacifica, ce ne passa.

Ho chiesto al merlo se per caso avesse avuto occasione di cogliere le ragioni di tanta inedita mobilitazione, ma quello con un frullo d’ali se n’è volato via fischiettando “incidenti … incidenti… incidenti”. Sulle prime ho pensato di aver sentito male, ma poi ho capito che per un governo angosciato dalla possibile sconfitta, una guerriglia urbana sarebbe come il cacio sui maccheroni per spaventare gli incerti e poter dire che senza la manipolazione costituzionale si è in balia della piazza. Sappiamo bene che ci vuole poco per accendere la miccia: qualche infiltrato, un gruppuscolo di esagitati, una carica senza motivo.

Quindi attenzione a non cadere nelle trappole che qualcuno cercherà di predisporre. Parola di uccellino.