Alcuni migliori di altri come quello di ieri quando, telecomandata come un drone giocattolo dal Patacca, si è lanciata a vantare un risparmio di 500 milioni l’anno grazie al nuovo senato ridotto e utile solo come refugium peccatorum, area di impunità per i pubblici malversatori. Naturalmente non è così, come si evince dai conti fatti già da molto tempo dalla ragioneria di Stato la quale calcola che il nuovo senato destinato in realtà a complicare l’iter legislativo invece di snellirlo, comporterà una spesa inferiore appena del 9% rispetto a quella attuale. Certo questa non è la verità con la quale si può chiedere il sì al referendum costituzionale e così la Boschi con la ferrea logica che la contraddistingue, con il senso etico che ha dimostrato nell’affaire Banca Etruria, con la sottigliezza di pensiero che le è propria, ha pensato di decuplicare la cifra. Hosì honvinciamo i hoglioni che ci votano. Certo ci vuole un bel pelo sullo stomaco, di quello che non si tira via con la ceretta, per sparare una cazzata su cifre già calcolate e risapute, ma questo non può che riempirmi di gioia: se arrivano a dire bugie così plateali e facilmente accertabili, significa che cominciano ad avere paura, paura di non farcela ad essere gli autori della definitiva svolta oligarchica e plutocratica del Paese. E quindi di non incassare la mancia e il benservito.
Naturalmente parliamo della Madonnina delle corbellerie, della Fatima dei briganti con tutti i suoi segreti e quindi la cazzata può anche uscire spontanea, immotivata, inarrestabile come un colpo di tosse. Però si dice che in certi momenti non si tossica e qui siamo nel bel mezzo di una copula politica il cui oggetto sono gli italiani: certe gaffes sono strane. Ma sta accadendo che si è ammosciata quel po’ di ripresa che si sperava di poter sfoggiare grazie al viagra dei media complici per convincere meglio al Sì. E allora si parte per la tangente, si straparla nella speranza di colpire qualcuno nel mucchio, specie quando si possiede il genio per le fesserie.