Un gruppo di intellettuali, associazioni e membri della società civile hanno firmato un appello per il Sì al referendum costituzionale che sembra venire come il cacio sulle maccheroniche polemiche che hanno visto in prima linea la ministra Boschi, sfociate persino in una singolare presa di posizione della taccanovista di governo sulla Resistenza. La singolarità del documento è che esso non è lungo e illeggibile come quelli muffosi della sinistra radicale, ma è intenso, rapido, conciso, ficcante. Anzi lasciatemi dire marinettiano nel quale le firme apposte non sono uno spento corollario di appoggio, ma fanno parte integrante del testo, sono quasi un grido che non si perde in chiacchiere o in inutili argomentazioni che potrebbero rimettere in gioco le ideologie. Ecco il testo:
“Perché si deve votare Sì al referendum? Perché Sì”.
Sembra poco, ma è tanto, dice tutto. E poi le firme sono pesanti, parlano di tutto un mondo votato al cambiamento, alla dinamicità, al fare. Ne riportiamo qualcuna tanto per aiutare a comprendere meglio di cosa stiamo parlando e la vastità dello schieramento che appoggia le Tesi del documento .
Amici di Villa Triste, circolo storico dedicato all’attenta rivisitazione del Fascismo e della Resistenza; Gennaro O Animale docente di criminologia; Sergio Marchione, operaio alla Fiat di Pomigliano d’Arco; Angelo Panesecco, politologo; Taccagna Fornero in Lacrima infermiera killer presso le Molinette; Federico Moccioso scrittore; Francesco Albergoni, portiere di notte, confidente di escort; Napoleone Litano di professione grande vecchio, presidente del think tank Rimbambiti Irriducibili e Bugiardi; Giacomo Pignataro, magnifico rettore senza pubblicazioni conosciute, ma già insignito di prestigiosa denuncia per abuso d’ufficio; Calli della Loggia, editorialista; Fondazione Acerbo per lo studio e la rivalutazione della legge elettorale che portò alla dittatura fascista; Lega corrotti e concussi; Club Licio Gelli per il Sì; Associazione marò assassini in congedo; Movimento Scemi per Boschi, a tutela dei raccoglitori di funghi velenosi; Asociaciòn agentes y collaboradores Cia en Venezuela; Collettivi Banca Etruria e Banca Marche; Industria Confit (detta Confindustria); Collettivo proprietari di Lungarno Torrigiani; Anche la Madonna dice Sì , emanazione dei Miracolati di Medjugorie; Sì, sei il nostro premier club della gilda Bocciati al Cepu; Comunione e ricettazione, circolo diocesano di Sesto San Giovanni.
Come si vede c’è molta carne al fuoco e si tratta solo di una piccola parte delle duemila firme che non tiene conto per esempio delle decine di sodalizi per i falò in Campania o quello reverendissimo dei cardinali con attico, per non parlare degli operatori dell’informazione tra i quali si è mobilitata una folta serie di gruppi storici come Figli di papà, Amanti impegnate, Tengo famiglia, Carriera e professionalità, ma anche la recentissima e fresca Blowjobs for the publisher. Insomma l’Italia più vera.
bellissimo, sono commosso, ho quasi pianto dal ridere ! Inizialmente taccanovista mi era parso un refuso, ma poi ho letto il resto e ho compreso che era una prima perla affatto voluta 🙂
Un perfetto ritratto della galassia eversivmalversante di supporto all’elogio “del calcio, del pugno e dello schiaffo” 🙂
😀 troppo forte! Comunque il risultato del referendum verrà deciso dall’alto numero di persone, per così dire, anziane. Nel senso che … mai come questa volta potrà tornare “utile” … quella distinta percentuale d’invecchiamento per il quale anche questo Paese ne risulta gravemente “malato”: addio sogni di ri-forme che vorrebbero poggiare solo sull’apporto di quelle nuove generazioni, menefreghiste per eccellenza, per quanto concerne dei bisogni reali del Paese (..a meno che non ci scappi di tanto in tanto l’occasione di farsi un selfie di modo da poter lasciare una testimonianza della loro presenza … in questa loro progressiva esistenza in-forme).