E’ impressionante vedere come anche in questo caso entri in gioco un autismo culturale americano che mentre cerca la curiosità etnica o tenta di esplorare problemi, non vede e non apprezza altro che le tracce di se stesso opposto a un male costituito dal non adeguamento al modello occidentale e sostanzialmente Usa. Fosse solo per il banale culinario sarebbe ridicolo, diventa invece tragico quando lo stesso paradigma culturale, l’ossessione per una eccezionalità che è tale solo per la nevrosi con la quale viene proposta, si incarna nella Casa Bianca: all’assemblea generale dell’ Onu Obama non è riuscito a proporre alcuna prospettiva per uscire dal caos provocato da lui stesso e dalle lobby di potere che determinano la fisionomia del Washington consensus , ma si è pervicacemente avvinghiato ai topoi propagandistici, ai “successi” dell’America in Siria e altrove, rispolverando persino le ridicole accuse alla Russia per aver aggredito l’Ucraina. Così alla fine di un’orgia retorica tra le più vacue, non ha potuto dire nemmeno una parola sulla proposta di Putin di una grande alleanza contro il terrorismo. Visto che buona parte di esso è creato o utilizzato per i propri scopi dagli Usa, è abbastanza comprensibile, ma ciò che colpisce è il disconoscimento delle nuove situazioni che si stanno creando, il voler tenere prigioniera l’Europa dentro queste logiche, stimolando la Francia a lanciare bombe e colpendo la Germania per interposta Volkswagen (ricordo che l’istituto indipendente che ha pizzicato un anno fa la casa di Wolsfsburg adesso riconosce apertamente che tutti i costruttori truffano) a causa dei tentativi di aprire un qualche dialogo con la Russia. Il clamoroso e storico errore della cancelliera Merkel nell’acconsentire e aiutare il golpe a Kiev comincia a dare i suoi frutti.
Insomma la Casa Bianca procede senza curarsi di altro, né della nuova situazione in Siria con l’impegno della Russia, riconosciuta di fatto persino da Netanyhau, né dei colloqui di Minsk per trovare un modus vivendi tra Kiev e le regioni filorusse, né delle perplessità europee, lasciando a Putin il protagonismo dell’uomo ragionevole, che fa proposte concrete e che infine vuole combattere il terrorismo incastrando l’amministrazione americana dentro il suo tema mediatico e pretesto politico preferito. Obama sa benissimo (lo avrebbe rivelato ai suoi collaboratori, secondo un report di un celebre giornalista d’inchiesta) che la cosa più ragionevole sarebbe quella di riaprire il corridoio dei colloqui seri con la Russia, anche a costo di congelare la vicenda Ucraina e di rinnegare le schifezze in Siria, ma non può sia per la pressione delle varie lobby di interesse, sia perché con questo dovrebbe confessare gli errori commessi, sconfessare le bugie raccontate e rinnegare l’eccezionalità americana. Come dire apertamente che i motori Harley del dopoguerra sono stati copiati da un propulsore Bmw utilizzato dalla Werhmarcht, che le uniche vittorie conseguite sono arrivate grazie al reparto corse dell’Aermacchi che l’ultimo motore uscito è stato progettato dalla Porsche. Che eccezionalità sarebbe?