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Troika come Erode: la mortalità infantile cresce del 43% in Grecia

GfeciaIl tasso di mortalità infantile è uno dei parametri  statistici più importanti, se non il più importante per giudicare il livello di sviluppo di un paese: in un semplice numero si condensano correlazioni complesse che testimoniano  della situazione sanitaria, ambientale e sociale di una popolazione. Ancora più importante se possibile è la relazione tra la ricchezza totale di un Paese e il suo tasso di mortalità infantile: quando c’è un gradino troppo evidente tra i due dati è segno o che esistono enormi disuguaglianze sociali nascoste o che al contrario le scelte e i valori sociali sono al centro dell’azione di governo. Il caso di scuola è noto: i ricchissimi Usa che hanno una mortalità infantile doppia rispetto alla poverissima Cuba.

Questo quadro generale rende tragico l’ultimo dato ufficialmente confermato  alla fine di luglio da Médecins du Monde, che opera ormai da parecchi anni in Grecia: la mortalità infantile è cresciuta nel Paese del 43%. Questo è il risultato dell’azione dell’Europa e dell’Fmi. E non basta perché questo dato  “impressionante” ma in senso tutto diverso da quello usato dalle megere Merkel e Lagarde, deve scontare il fatto che gli aborti – spesso privati -sono aumentati del 30%, anche a causa del fatto che un terzo della popolazione non gode più della copertura di alcun sistema sanitario e che la troika ha imposto il licenziamento delle donne sposate con un posto di lavoro nei ministeri-

Del resto cosa aspettarsi da un Paese è costretto ad affittare per 500 mila euro l’anno il proprio maggior porto o svendere per pochi soldi 47 isole(di cui sette acquistate dal Qatar per 3 milioni di euro in totale, meno di un appartamento al centro di Milano), quando le banche (private) hanno avuto prestiti all’ 1% dalla Bce e hanno chiesto allo stato interessi del 20%, quando la troika ha fatto il diavolo a quattro per evitare la tassazione degli unici veri ricchi del Paese, ossia gli armatori?

Francamente quando si parla di Europa ormai c’è da sciacquarsi la bocca per lo schifo, tanto che qualcuno comincia ormai a proporre una sorta di Norimberga per la Troika, altro che le anguillerie retoriche di certa pseudo sinistra italiana che fa continuamente esercizio di ipocrisia disumana.

Per chi conosce il francese fornisco il link a un trailer de La tourmente greque, un film di Philippe Menut che non arriverà mai in Italia e che si arresta nel racconto alla vittoria di Syriza. Anche questa una speranza infranta e nel peggiore dei modi.

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