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Lagarde confessa: “Sono il capo dei criminali”

imagesDi certo non c’era bisogno di una prova del nove, ma ben venga per le scimmiette mediatiche che a volte non vedono, a volte non sentono, ma non si astengono mai dal parlare: la signora Lagarde incontrando Tsipras si è presentata dicendo: “Sono il capo dei criminali”.  Naturalmente ironizzava riferendosi alle parole del leader greco che aveva appunto chiamato criminale la troika, ma nel tentativo di fare del sarcasmo su una verità accertata e peraltro asseverata dallo stesso ufficio studi del Fmi che ha dimostrato la nocività dei diktat imposti ad Atene, la signora del denaro ha ingenuamente sollevato un velo sulla verità. E cioè che sono i centri finanziari a giocare la partita, nascondendosi dietro istanze e trattati europei che essi stessi hanno dettato.

Trattandosi della Grecia cioè di un membro della Ue e appartenente all’area euro, si sarebbe potuto pensare almeno che il capo criminale fosse la commissione Ue o la Bce o magari la Merkel che detiene la maggioranza azionaria del progetto reazionario. Invece è proprio il Fondo monetario, longa manus di Washington, a rivendicare il ruolo principale, vale a dire un organismo formalmente estraneo anche se contiguo alle logiche continentali. Non c’è migliore dimostrazione del modus operandi della lotta di classe al contrario che è in corso: l’asservimento della politica e della democrazia alle necessità  dell’economia finanziaria che a sua volta non è che una proposizione politica sulla società diseguale.

Del resto come i fatti dimostrano ampiamente in questi giorni l’Europa non esiste in quanto tale, ma solo come meccanismo destinato a favorire queste logiche: poco importa dei muri o degli egoismi ridicoli e miserabili che s’intrecciano di fronte a una migrazione che è direttamente causata dal caos creato in Africa e medioriente. Se l’Europa avesse una qualche esistenza fuori dalla carta e dalla carta moneta non avrebbe assecondato sia passivamente che attivamente le sconsiderate e rapsodiche  avventure di una delle peggiori presidenze Usa di tutti i tempi, trovandosi poi a dover subire un assalto ai confini che non in grado di gestire politicamente (in Italia anche praticamente, vista l’inesistenza di un governo degno di questo nome e una lunga tradizione di interventi episodici e posticci). Ma naturalmente questo piace al Fmi perché la fuga dalle dittature appoggiate dall’occidente per ragioni economiche, dalle relative guerre e dal caos significa due cose: ulteriore calo dei salari grazie al lavoro degli ultimi e spostamento a destra degli elettorati  che fatalmente cadono nella trappola predisposta per orientarne e castrane la volontà.

Se l’Europa avesse una qualche forma di esistenza al di fuori della Nato non si presterebbe al gioco americano in Ucraina che è suicida sia sotto il profilo economico con cifre colossali perse in  export( cento miliardi secondo i calcoli dei più importanti quotidiani del continente a cui corrispondono due milioni di posti di lavoro), sia sotto quello geopolitico soffiando sui venti di guerra con la Russia ben sapendo che da un eventuale conflitto, comunque dovesse andare, il continente uscirebbe distrutto. Ma anche questo piace al capo dei criminali con la permanente perché distrae le opinioni pubbliche dai bocconi avvelenati che le si stanno propinando e trasforma il nemico interno in nemico esterno.

Ecco perché considero al limite del patetico quelle posizioni incerte e intermedie che vorrebbero a tutti i costi salvare l’unità monetaria e le attuali istituzioni europee bacate dal lobbismo come se fossero comunque un progresso: sono invece l’immagine evidente del tralignamento delle speranze e del regresso. L’Europa attuale è figlia del cuculo che vi sé insediato, non della specie originaria. La vicenda greca lo dimostra oltre ogni ragionevole dubbio, non solo per l’incapacità di aiutare un Paese invece di massacrarlo, ma anche per la mole di menzogne indecenti che vengono diffuse: valga per tutti il dato dell’età di pensionamento medio dei greci, portato da quello della realtà ossia 61,4 anni (lo stesso dei tedeschi) a 56 anni per poter gridare allo scandalo. ( che scandalo sarebbe poi visto che le speranze di vita media dei greci sono diminuite a partire dal 2010, ma questo bisognerebbe chiederlo alla signora Lagarde). E dire che si tratta di 660 euro a persona. L’Europa è pieni di muri, di cemento, di carta, di poliziotti: si è ridotta ad essere una caricatura di se stessa.

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