Site icon il Simplicissimus

Pensionati, tentata rapina per dare soldi alle banche

pensionatoL’hanno chiamata una beffa per i pensionati, ma non è il termine giusto perché una beffa non ha alcun motivo di essere, è una crudeltà inutile che ha per scopo solo l’espressione del disprezzo per le vittime. Non che al governo Renzi manchi questo animus, visto che egli stesso è un esecutivo delle beffe, ma non ha tempo per divertimenti gratuiti: il saccheggio del Paese per conferirne le spoglie in poche mani, le pressioni dell’Europa, l’avidità delle classi dirigenti, non gli lasciano il tempo per dar vita a una semplice estetica del regresso civile.

Così il rinvio al dieci di ogni mese del pagamento delle pensioni, del tutto inutile da qualsiasi punto di vista, non è affatto un divertente intermezzo  di bondage sociale, ha invece invece un motivo preciso: quello di trasferire un po’ di soldini dalle povere tasche dei pensionati per darli alle banche e alla povera posta che si appresta a mandar via trentamila portalettere, tanto ormai ha in uggia il servizio universale che dovrebbe svolgere. Ovvio che un rinvio di dieci giorni rappresenterebbe per lo stato un ben misero guadagno una tantum sugli interessi, oltre che un aggravio di fila alle poste per i sudditi, ma ciò che si è voluto scientemente ottenere è mettere in grave difficoltà milioni di pensionati, le cui scadenze di pagamento si concentrano di solito nei primi giorni del mese. Tra qualche tempo, se il governo resisterà su questa linea dalla quale a parole e per interposta persona sembra voler recedere lasciando libera l’Inps di dare le proprie interpretazioni , scommetto tutto quello che volete, che da parte delle Banche e delle Poste arriverà l’annuncio di voler agevolare i pensionati, prestando loro il necessario a coprire le spese in attesa del dieci del mese.

Naturalmente correranno gli interessi e per una moltitudine di anziani non in grado di risparmiare alcunché  si creerà un circolo vizioso di prestito a inizio mese, restituzione all’arrivo della pensione e nuovo prestito il mese successivo con relativi interessi in piccolo ma graduale aumento nel tempo. Magari poca roba per i singoli, molto nel complesso e comunque abbastanza da giustificare la creazione di meccanismi per rapinare anche quelle persone che si sottraggono per la stessa carenza dei mezzi alle grassazioni bancarie e ai rosicamenti postali. Mi sembra di vedere già contratti ad hoc fatti apposta o la muta dei nati per proteggere  darsi da fare alla stregua dei venditori truffaldini delle aziende energetiche. Del resto povere banche che devono fare? Non volendo prestare denaro, avendo enormi buchi di titoli inesigibili, devono campare di espedienti. E che deve fare la povera posta, per non parlare della Cassa Depositi e prestiti (che attinge al risparmio postale ) la quale sarà chiamata a rimpannucciare tutte le falle che i cialtroni di governo si apprestano a creare?

Insomma non si tratta di crudeltà gratuita, è una crudeltà per la quale la vittima designata paga un prezzo.

Exit mobile version