Ho l’esclusiva. Un amico sconosciuto mi ha mandato le prove di una storia che è difficile da credere, ma che purtroppo è vera. Nel 201o Berlusconi si è sottoposto a un integrale opera di ringiovanimento presso la clinica del dottor Grossgrabenstein che si trova in una remota valle dei Carpazi e ha assunto anche nuove fattezze e una nuova identità. L’uomo che lo ha sostituito, un ragazzotto divenuto sindaco di Firenze grazie a uno sforzo non indifferente di Mediaset, è stato attirato con un pretesto nella medesima clinica per subire il trattamento inverso, invecchiamento rapido e cambiamento dei connotati in maniera da sembrare il vecchio cavaliere. Così Matteo Renzi è Silvio Berlusconi mentre il Berlusconi che vediamo con Dudù è Matteo Renzi.
D’altra parte anche senza le prove di quanto è accaduto sarebbe bastato ascoltare l’intervistona di Renzi – Berlusconi davanti alle tette parlanti chiamate Barbara d’Urso per comprendere fino in fondo l’identità e l’inquietante scambio di persona: l’offerta degli 80 euro alle neo mamme, anche ammesso che non sia pura fuffa, è l’identica cosa dei bonus di Berlusconi – Bossi che notoriamente hanno avuto un grandissimo effetto sia sull’economia che sulla natalità di questo Paese. E per fortuna che l’offerta del milione di posti si lavoro non è arrivata direttamente da lui, ma da Padoan che per differenziarsi si è tenuto più basso: 800 mila. Non si capisce come mai gli 80 euro ( dev’essere una cifra scaramantica) non c’erano per gli incapienti, ma ci sono per le neo mamme o forse si capisce che la regalia va fatta per tranquillizzare i vescovi inquieti sulle unioni civili delle quali si continua a discutere pur essendo stati rinviati a data da destinarsi. Nemmeno Berlusconi avrebbe potuto essere più berlusconiano. E per i posti di lavoro inutile dire che essi sono soltanto sulla carta da giornale, sono frutto delle medesime illusioni che continuano a sussistere anche dopo le disillusioni e si configurano quindi molto più chiaramente di prima come visione politica di tipo conservatore – reazionaria che come fede in presunti meccanismi economici che come si è visto non funzionano e portano rapidamente al declino.
Solo la medesima persona può conservare le stesse idee dopo che è stata provata la mancanza di correlazione tra tutele del lavoro e occupazione e anzi il danno generale che deriva dalla grossolana credenza che abbassando i salari, facendo divenire il lavoro una merce svenduta, si acquisti competitività. Anche perché se l’imperativo è lo stesso per tutti, la competitività non cresce e c’è solo una corsa all’abbattimento dei salari con uno spaventoso calo di domanda. E’ impossibile che un personaggio con quarant’anni di meno possa credere nella stessa paccottiglia, senza cambiare una virgola, a meno che non sia un imbecille. Ecco la prova principe del fattaccio accaduto nei lontani Carpazi, non c’è nemmeno bisogno delle cartelle cliniche.
Secondo la dialettica marxista il fascismo e’ l’ultimo rifugio della borghesia. Ma Marx e’ morto e per i borghesi trionfatori, ristretti in numero ma piu’ forti in potere, il fascismo e’ il migliore di tutti i governi possibili. Anche se è meglio chiamarlo neo-liberismo, almeno per il momento (Ukraina docet).
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Finissima l’invenzione della clinica Grossgrabenstein. Ma possiamo metterci una pietra sopra ?