???????E’ venuto proprio lui, il premio nobel per la pace in persona, a radunare il gregge europeo e riportarlo nell’ovile delle sanzioni alla Russia, colpevole del referendum in Crimea che ha sottratto questa regione al golpe di destra ucraino, messo in piedi dall’amministrazione americana. E tutti i media come re magi da strapazzo portano doni: il silenzio, l’encomio, la distrazione. Se così non fosse la giornata del guerrafondaio per caso sarebbe stata attraversata da alcune inquietanti notizie.

La prima è la diffusione di una intercettazione fra tra il parlamentare ucraino Nestor Shufrych e l’oligarca petrolifera Yulia Tymoshenko, ex primo ministro ucraino, nonché candidato a prossimo presidente del paese. La cocchina della Casa Bianca, ufficialmente nei favori di Washington, straparla di fare della Russia “terra bruciata” e a una domanda di Shufrych: “Cosa dovremo fare ora con gli otto milioni* di russi che sono ancora in Ucraina. Sono reietti”, la Tymoshenko risponde: “Devono essere uccisi con armi nucleari”.

La seconda notizia viene invece da Radio Praga: il governo della Repubblica Ceca sta pensando se riportare in patria dall’Ucraina la piccola comunità di Cechi della Volinia che nei giorni scorsi si era rivolta alla patria di origine perché con il nuovo governo non si sentono più sicuri.

La terza viene proprio da Kiev ed è l’unificazione, in vista delle elezioni, dei neonazisti di Pravi Sektor con l'”Assemblea nazionale ucraina” altro movimento ultranazionalista, con la Tribuz che fa riferimento a Stepan Bandera e con due formazioni paramilitari collaterali, Una e Unso. Leader della congrega nazifascista massicciamente presente nel governo golpista, è Dmitry Yarosh, che nelle settimane scorse aveva incitato il leader ceceno Doku Umarov ad attaccare la Russia e minacciato di far saltare il gasdotto che lega Russia e Ucraina. Sostituisce l’estremista antisemita Alexandr Muzichko, ucciso due giorni fa dalla sua stessa polizia, evidentemente su input di chi avrebbe dovuto spiegare la presenza di questo personaggio impresentabile nella “nuova” nazi Ucraina.

Che l’occidente, sulla spinta di una delle più mediocri amministrazioni americane di tutti i tempi che sta ucraina-linguetentando di barattare alcune riforme interne con una nuova forma di aggressività in politica estera, debba tenere bordone a tutto questo, è davvero intollerabile. Sia perché, come si può notare dalla cartina a destra, l’intera parte sud orientale del Paese è in maggioranza russofona il che è garanzia del fatto che l’Ucraina diventerà una bomba ad orologeria, specie vedendo gli inquietanti personaggi che stanno divenendo i padroni del Paese. Sia perché quest’ultima disgraziata mossa di Obama, deliberata grazie agli alibi forniti dall’Europa, ma anche ai gravi errori della propria intelligence, riavvicinerà Russia, Cina e India, costringendo l’imperialismo Usa a inglobare prima l’Europa con il patto Transatlantico e poi il Canada, tema che già comincia a serpeggiare nel dibattito americano. In realtà mentre si parla di isolare la Russia è proprio l’occidente, ma in particolare l’Europa che rischia di essere isolata, dai propri mercati di esportazione e dalle proprie linee di rifornimento energetico.

* in realtà sono 12 milioni