toto_truffaDevo cominciare con una premessa: non sono per nulla d’accordo con l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti  per la semplice ragione che questo darebbe ancor più spazio a un lobbismo clientelare che in un’ economia bonsai come la nostra permetterebbe l’acquisto in blocco della politica da parte dei potentati economici che di fatto controllano anche l’informazione. Non che questo già non avvenga, ma almeno un residuo di finanziamento pubblico, ridotto e sostenibile permetterebbe la possibilità di nuove aggregazioni e progetti politici che prescindano da patti e accordi con finanziatori occulti o mascherati. Ci vorrebbe quanto meno una legge sulle lobby che tuttavia rimane ancora in mente dei.

Ma dal momento che sui 91 milioni all’anno del finanziamento si è addensata un’enfasi certamente degna di miglior causa è fin troppo ovvio che c’è una rincorsa ad attribuirsi medaglie di cartone. Così Letta con una sola fava ha pensato di spiazzare il rivale Renzi, lobbista ante litteram, che stava cercando di salire sul carro di questo facile demòs agein  prima ancora di averci rivelato fino in fondo chi ha pagato le sue campagne elettorali e Grillo che infatti sembra aver accusato il colpo, replicando in maniera un po’ scomposta e riuscendo ad accusare il premier di aver annunciato oggi qualcosa che si realizzerà nel 2017.

In realtà ci sarebbe molto di più da dire e cioè che ci si trova di fronte ad un nuovo inganno e a una patacca lucidata: il piano Letta, anche ammesso che giunga a buon fine, non sopprime affatto il finanziamento pubblico, anzi lo ribadisce sfacciatamente pur mettendolo in mano ai singoli. I soldi del “sussidio” ai partiti (regalie mediatiche e immobiliari a parte) verranno infatti sostituiti da una donazione del 2 per mille sulla dichiarazione dei redditi: come per la chiesa si tratta di soldi già dovuti allo Stato e stornati verso altri scopi. La volontarietà della donazione non toglie nulla al fatto che si tratta comunque di denari pubblici, così come sempre di denari pubblici si tratta quando si propongono detrazioni fiscali per le regalie ai partiti. In cambio però vengono aperte le dighe delle regalie private sulle quali peraltro si può giocare come si vuole perché non vengano fuori e che adesso saranno anche messe in un bagno elettrolitico per placcarle di etica pelosa.

In ogni caso è evidente che ormai il raggiro nei confronti dei cittadini è diventata l’unica concreta attività di governo e l’unica nella quale si esprime una certa professionalità cialtrona.