Come si vede dal titolo, Focus non parla di Touristen, parola che potrebbe applicarsi a chi si reca in Grecia in qualsiasi periodo dell’anno, ma proprio di Urlauber, cioè di vacanzieri, parola che ha uno specifico riferimento all’estate, anche se per i tedeschi il periodo si estende tranquillamente anche a tutto settembre. Segno che l’evento potrebbe anche essere imminente.
Se a Bruxelles è tutto un accavallarsi di accenni e di rapide smentite, evidentemente un evento del genere è ormai atteso, quasi dato per scontato, nonostante tutti i tentativi di tamponare la situazione almeno fino alle elezioni americane. Del resto i numeri non è che lasciano molte speranze: la Grecia è già stata massacrata a sangue e non ci sono più grandi spazi per una sua permanenza nella moneta unica a meno di non prospettare un ritorno allo schiavismo e alla vendita delle vergini.
La cosa che dovremmo ricordare è che per almeno due anni Atene è stata sottoposta a sacrifici incredibili e a un brutale esproprio di sovranità proprio per farla rimanere nella moneta unica. Ma le ricette imposte – più meno le stesse che da noi, anche se più draconiane – si sono rivelate catastrofiche e hanno avuto il solo effetto di distruggere l’economia. Così dopo tanto inutile accanimento contro salari e diritti, si comincia apertamente a dire che un uscita dall’euro è inevitabile: solo che con un’economia ridotta ai minimi termini e una popolazione stremata, l’eventuale ritorno alla moneta nazionale sarà certamente più travagliato di quanto non sarebbe stato nel 2010.
Si sarà proprio bene ricordarlo nei prossimi mesi.