Sembrava una buona notizia: un consigliere lombardo del Pdl, tale Giorgio Pozzi votato nonostante fosse ineleggibile in quanto presidente della società Nord Energia spa, controllata dalla Regione Lombardia, aveva dovuto lasciare la poltrona. Scollarlo non era stato facile perché nella battaglia legale intrapresa dalla prima dei non eletti, Paola Camillo, il consigliere aveva presentato false dimissioni, documenti artefatti e retrodatati: un tale mole di menzogne da farlo ritenere quasi perfetto come top manager di un’azienda pubblica sotto re  Formigoni.

Ottimo:  almeno per una volta un miserabile trucchetto non ha pagato. Già, se non fosse che la Camillo, finalmente insediatasi dopo due anni di battaglie legali, ha preso la parola per la prima volta nell’augusto consesso per chiedere che le fossero pagati arretrati e interessi. Un totale che si aggira attorno ai 250 mila euro.  Tutto per una funzione e un compito che non ha svolto perché al suo posto c’era il decaduto Pozzi che naturalmente ha già intascato gli 11 mila euro al mese più prebende varie. Almeno Pozzi aveva preso 16.350 preferenze, mentre la Camillo quelle di amici, parenti e forse qualche cliente del commercialista presso il quale lavora come segretaria,  309.

Ecco sono proprio così: la mentalità che la politica sia un mestiere dal quale spremere ogni possibile vantaggio, pervade giovani e vecchi come una lebbra. Una cosa ormai talmente radicata che l’ingenua neofita di palazzo ha subito fatto la sua richiesta, senza nemmeno essere sfiorata dal dubbio dell’opportunità e della congruità. Solo dopo il magnifico discorso inaugurale si è accorta della gaffe e ha balbettato che lei parlava di diritti arretrati e non di soldi. Così  mentre a milioni di italiani i diritti vengono tolti perché sono un “costo”, la signora ne pretende 250 mila giusto perché come scrive: “l’idea di taluni che il politico sia al di sopra delle leggi e sia autorizzato a violarle o eluderle è folle, è inaccettabile e va combattuta: è contraria agli interessi della collettività ed estranea al pensiero dei cittadini onesti.” Ecco si, estranea al Paese e ai cittadini come la Camillo.