Tutti contenti, tutti dediti allo spaccio di stupefacenti e all’avvilente paragone tra la partita con la Germania calcistica e la Germania padrona. Dopo i tifosi imbandierati di giovedì notte, ecco una nuova manifestazione di giubilo che disprezza le piazze, ma fa festa nei salotti buoni. Eccoli. Una classe dirigente, accompagnata dai suoi giornaloni che non nasconde nemmeno più l’avidità predatoria sui beni pubblici e dello stato, un ceto politico corrotto e allo sbando il cui unico scopo è ormai salvarsi a qualunque costo altrui, gridano alla vittoria di Monti e sventolano bandiere.
Ma si guardano bene dallo spiegare in che cosa consista questa vittoria che è in realtà la caporetto italiana: Monti azzannato ai polpacci da una crisi senza uscita e che attivamente collabora ad approfondire, vende fumo al sistema politico e soprattutto all’opinione pubblica per media interposti: erba per improbabili e brevi paradisi artificiali. La realtà è che la Germania ha trionfato su tutta linea, impedendo proprio quella maggiore integrazione che si sperava.
Ciò che ci si sarebbe potuti attendere è che il Mes, il nuovo meccanismo salva stati che dovrebbe funzionare da luglio, venisse rivoluzionato nei suoi deliranti meccanismi diventasse in qualche modo il succedaneo di una banca centrale facendosi prestare soldi dalla Bce per intervenire nelle crisi. Invece tutto quello che si è ottenuto è che i soldi dati dagli stati potranno finire – solito ritornello – per supportare le crisi bancarie, come quella spagnola e eventualmente anche a supportare i titoli di stato se gli spread dovessero salire molto oltre i livelli attuali e solo su richiesta specifica del paese in difficoltà. E’ chiaro che si tratta di una sconfitta perché il problema era semmai quello di una sensibile diminuzione, esattamente come l’aveva venduta Monti: invece ci terremo gli spread . Ma si tratta in un certo senso anche di un vaniloqui innanzitutto perché questo significa che ci terremo gli spread
Si tratta di un provvedimento di cui non si conosce nulla su come verrà applicato, ma ad una prima lettura sembra che sia un nuovo sistema per aumentare i debiti degli stati più indebitati, questa volta non per fare gli affari di politici e gruppi di potere delle singole nazioni, ma per spalmare questo nuovo debito sui più indebitati.
Se è così è il sistema keynesiano applicato dove non si deve. Per altro il sistema di Keynes ha dato buoni risultati solo negli USA perché, in quel caso, il debito accumulato dallo stato per far crescere l’economia è stato pagato dal mezzo mondo che l’America ha conquistato con la seconda guerra mondiale.
Non che il metodo monetaristico sia migliore perché porta all’accumulo di ricchezza per i più ricchi e all’impoverimento della maggior parte dei cittadini con rischio anche di stabilità degli stati.
Ma è possibile che questi politici non sappiano usare il cervello invece degli schemi economici di scuole superate che hanno già dato esiti disastrosi in passato?
A dire degli astanti, Monti ha detto che tutti gli italiani devono portare la croce di Gesù.
Ho appena letto in che consisterebbe il mirabolante piano per la crescita di Monti. La geniale, rivoluzionaria misura che fa lanciare gridolini estatici a Scalfari – più o meno come una tredicenne a un concerto di Robbie Williams – consisterebbe nelle “privatizzazioni degli asset”, o in termini più comprensibili, nello svendere l’argenteria di casa a prezzo di rottame. Che è esattamente la stessa cosa, pardon la stessa idiozia che propose un certo Giulio Tremonti con l’indignazione dello stesso Scalfari.
Se questi geniali economisti fossero medici, direbbero che per guarire dall’appendicite il paziente deve farsi rimuovere il fegato. E quando il paziente, naturalmente, peggiora, sostengono che si debba rimuovere anche il polmone sinistro. Poi il paziente muore, ma naturalmente è colpa del paziente. Del resto essere curati non è un diritto, bisogna guadagnarselo, come dice la dottoressa Fornero.