Per festeggiare l’arrivo della signora Merkel ho pensato di produrre l’ennesimo quanto inutile grafico, per dimostrare alla maestrina baltica e soprattutto ai suoi consiglieri della Buba che la dottrina di bilancio che vogliono imporre in Europa è del tutto insensata oppure risponde agli interessi della sola Germania. In entrambi i casi i governanti continentali con un minimo di sale in zucca dovrebbero fare esattamente il contrario di quanto la signora vorrebbe imporre. Ma ahimè il sale è presente solo sulle scale che dobbiamo scendere nei diritti e nella civiltà per aderire alle volontà di altri e dei suoi vassalli locali.

Ho preso la media dell’ultima setttimana degli spread fra bund teschi e altri titoli di stato europei e Ocse confrontandoli al rapporto Pil – debito pubblico, quello appunto a cui si attribuisce  l’attuale tempesta. Bene tra  le due linee non c’è alcun rapporto un alto debito pubblico non significa uno spread alto e viceversa. Con l’eclatante esempio del Giappone che pur avendo il peggior rapporto debito – Pil del mondo, ha uno spread negativo, ossia i suoi titoli di stato vengono comprati pur avendo interessi di quasi un punto inferiori a quelli tedeschi. La stessa Germania costituisce un eccezione perché il suo spread è ovviamente zero, visto che la pietra di paragone sono proprio i bund, ma ha un debito relativo al prodotto interno lordo superiore a quello di molti Paesi che invece stentano con i loro Bpt. E a ben vedere se qualche rassomiglianza fra le due linee si evidenzia è dovuta al fatto che sono gli spread alti ad aumentare il debito e non viceversa. Lo si può desumere dalle serie storiche disponibili. Insomma siamo vittime di un ballon d’essai.

Se ne può legittimamente concludere che le ragioni dell’atttuale situazione sono altre e che le medicine prescritte e certificate sono dannose, almeno ai pazienti cui vengono somministrate. Non però al medico che comincia ad essere sospetto.