Con quella faccia un po’ così, con l’espressione un po’ così… Ichino con la “i” bugiarda all’inizio del nome, un semplice dimagrimento della “o” originaria, fa il giuslavorista, ma il lavoro, quello vero, è davvero un mistero per lui. Piccato da un commento sul fatto che pontifica del lavoro e dei licenziamenti altrui, sicuro però nella propria inamovibilità di docente, ha preso carta e penna e ha dato una risposta stupefacente: “Visto che anche Leonardo – come già tanti miei contestatori di sinistra – utilizza questo argomento basato sulla mia persona e il mio lavoro, per di più sul sito de l’Unità, mi sento legittimato a ricordargli che nel corso della mia vita di lavoro sono stato licenziato anch’io un paio di volte. La prima volta accadde nel 1983, quando, terminata l’ottava legislatura, il Partito comunista non mi volle più tra i suoi deputati per la nona (nulla mi garantisce, del resto, contro la possibilità di un licenziamento analogo al passaggio tra la legislatura in corso e la prossima).”
Ochino, l’illustre docente di macellerie, confonde un lavoro di tipo subordinato con un mandato parlamentare, una differenza chiara ed elementare che anche un bambino sarebbe capace di afferrare. Ma si vede che lui non la conosce o che pur avendone sentore, ha una mente così brillante da rispondere come un perfetto citrullo.
Credo che dopo questa plateale dimostrazione di ottusità e di totale insensibilità sociale, qualunque partito avrebbe il dovere di non ripresentarlo mai più. E aggiungo anche che qualsiasi università del mondo, fosse pure quella di Shangrila, dovrebbe avere la decenza di mettere a frutto una simile intelligenza in qualche compito più degno. E se la segreteria di Ateneo è troppo impegnativa come suppongo, qualche lavoro manuale, naturalmente precario e sottopagato sarebbe l’ideale. Un anno sabbatico passato tra spazzoloni e detersivi sarebbe per lui una preziosa esperienza sul campo: potrebbe anche succedere che cominci a capire qualcosa di come sono i rapporti di lavoro reali in Italia senza fermarsi a quelli irreali di cui parla.
Le vie della scienza sono infinite, persino per l’onorevole Ochino.
@gm nava
entra tu nel merito!
nell’articolo si metteva in rilievo la “plateale dimostrazione di ottusità e di totale insensibilità sociale”
tu cos’hai da dire? che pedonalizzata una via ci sono problemi per i residenti? nella mia città è successo che dopo le iniziali proteste ora anche altre vie vogliono essere pedonalizzate.
ma poi, che c’entra con Ichino nonostante il tuo parolamento su “(mal)funzionamento di un sistema, un diverso assetto delle regole sembra impensabile e inattuabile peggio, pericoloso e dannoso” e bla bla bla?
Questi sapientoni parlano di cose che non conoscono: forse del mondo del lavoro sanno solo quanto prende la loro donna delle pulizie o il meccanico… cosa c’è da analizzare? i padroni non hanno investito in ricerca e innovazione e ora che non riescono a vendere vogliono tagliare sui miseri stipendi dei dipendenti, e il sig. Ichino è uno che gli tiene banco, e ha il coraggio di stare a sinistra (del resto con quest’asinistra possono stare cani e porci)
la proposta di Ichino sul contratto unico, sull’estensione delle protezioni antidiscriminatorie anche alle aziende con meno di 15 dipendenti, il riconoscimento della sostanziale dipendenza per le patitre IVA monocommittente, la sostitiìuzione della cassa integrazione straordinaria con una indennità di disoccupazione condizionata ad una riqualificazione professionale, il riconoscimento dei motivi economici quali giusta causa per licenzialmenti subordinati alla corresponsione di robuste indennità, formazione e un servizio di ricollocamento
ecco, tutte queste cose sono di sinistra
meno di sinistra è non riconoscere la competenza di Ichino
ancora meno di sinistra è lamentarsi degli imprenditori che non fanno bene il loro lavoro
per caso la sinistra ha bisogno, necessità, dipende da, insomma non può fare a meno degli odiati imprenditori?
mi raccomando, non leggete mai le proposte di Ichino e tantomeno entrate nel merito
piuttosto attaccatelo personalmente deformando platealmente il suo pensiero, la sua storia e le sue parole
mi sembra un buon modo per raggiungere la verità, confrontare le posizioni e trovare il buono che c’è in tutte le posizioni
(va bene, quasi tutte…)
eppure dovreste saperlo che, date le regole di (mal)funzionamento di un sistema, un diverso assetto delle regole sembra impensabile e inattuabile
peggio, pericoloso e dannoso
un esempio?
la pedonalizzazione di via garibaldi a torino
avrebbe ammazzato il commercio visto che non sarebbe stato possibile arrivare ai negozi in auto
provate a comprare un negozio in via garibaldi ora, o un appartamento…
credo che il signor Ichino non leggerà questi commenti, essendo preoccupato a tirare avanti con 982 euro al mese da precario e a trovarsi un lavoro per la prossima legislatura.
Praticamente gli vorresti far toccare con mano cosa significa “lavorare” eeeee quanti ce ne sono che dovrebbero lavorare e da precari,cmq se iniziamo con lui:va bene.
Se non fosse che di Ichino i lavoratori potrebbero morire..
se non fosse che l’ichinite sta inflazionando la sedicente sinistra…
se non fosse che è tutto vero, non un triller…
CI SAREBBE DA RIDERE.
In ogni caso il pezzo è godibilissimo.
@Anonimo, sempre restando in ambito westen, sfugge il particolare che da noi il PADRONE DELLA FERROVIA, è chi riesce a ottenere più voti, ma comunque c’è da rassegnarsi che finché si ragionerà non in termini di riforme e di progresso ma ancorati ai vecchi temi delle lotte, o come dici tu “duecento anni di lotte per il lavoro”, leggi lotta di classe, quelli dell’altra parte vinceranno sempre a man bassa le elezioni, anche se sono azzoppati, perché di fronte a simili ragionamenti mi chiedo come possono fare a non vincerle loro le elezioni.
Se la sinistra avesse una decina di Ichino, in tutti campi delle scienze giuridiche amministrative, forse avrebbe qualche speranza di vincere le elezioni. Forse non tutti sanno che il cdx vince non per suo merito ma per demerito del CSX; mancanza di idee, mancanza di sapere interpretare i bisogni reali della gente comuni, che non sono quelli della lotta di classe.
La lotta di classe la si doveva mettere in soffitta nel 1948, ed invece c’è ancora chi parla di “duecento anni di lotte per il lavoro”
Vorrei semplicemente attirare l’attenzione sul fatto che nel 1848 si era nell’era PRE-INDUSTRIALE dove il ceto predominante era costituito da una moltitudine di persone meno abbienti (c.d. proletari) che lavorava nei campi o nelle fabbriche come operai per un salario magrissimo e si contrapponeva ad un ceto capitalista.
Oggi viviamo nell’era POST-INDUSTRIALE caratterizzato da una netta predominanza del ceto c.d. terziario, dalla scomparsa della figura del “proletariato” e dall’economia caratterizzata dalla mancanza di guida dal ceto capitalista.
Oggi parlare di lotta di classe è solo idiozia, né più né meno; significa vivere nel mondo dei sogni e sconoscere la realtà.
@enzo: Ichino di sicuro è molto più nocivo di tremila Scilipoti. Quest’ultimo è un “semplice” venditore d’aria fritta da fiera di paese, come quelli che nei film western giravano di villaggio in villaggio col carro colorato e pieno di dorature (di vernice) a vendere portentosi elisir contro tutti i mali che erano un po’ d’acqua sporca e niente più. Ichino è uno che sta ben annidato in un partito che avrebbe dovuto cacciarlo a calci da anni con il preciso scopo di distruggere duecento anni di lotte per il lavoro. Restando in ambito western, Ichino è il sicario dell’est, ben vestito e conoscitore delle buone maniere, con il tight e la bombetta in valigia assieme a un fucile di precisione con cui assassinare quelli che si oppongono al padrone della ferrovia.
mi scocciava scrivere commenti, ma quest’articolo é eccezionale e non potevo fare a meno di scrivere
alle prossime elezioni bersani e co scoradeteviil mio voto:::scheda nulla!
sig ichino si autolicenzi e provi a vedere di trovare lavoro come ricercatore in perfetto anonimato e vediamo chi lo riassume… questa figura del giuslavorista è molto caratteristica pero
MI domando se fà più danni alla povera gente uno Scilipoti oppure un’ Ichini…….
Sarebbe anche ora di mandare un ultimatum al PD, a IDV, SEL eccetera. Anzi, più che un ultimatum, una lista di proscrizione composta di nomi di gente invotabile, di cui l’apologeta confindustriale Ichino sarebbe ai primissimi posti. Non so voi, ma a me pare di aver ingoiato fin troppi rospi in nome del “sennò vince Berlusconi”… e poi mi sono trovato gentaglia che ha fatto altrettanto male se non peggio. Le leggi ammazza-lavoro sono del prodiano Treu, le liberalizzazioni che hanno devastato i servizi pubblici e ridotto il Paese in rovina sono di Bersani e d’Alema, la Binetti, Calearo, De Gregorio e Scilipoti sono stati portati in parlamento rispettivamente da PD e IDV, la legge elettorale più immonda del dopoguerra la si deve sì al partito più ignobile del dopoguerra, ma con il solido aiuto di un PD che ha messo la testa sotto la sabbia e ha finto di non accorgersene – chissà, magari per schiaffare ex fidanzate di figli di presidenti in parlamento e poi far la parte dei moralizzatori a danno compiuto.