Tutti o quasi hanno visto la sceneggiata della leghista Emanuela Munerato, vestitasi da operaia per sottolineare la contrarietà della Lega ai tagli di Monti: ed è stato qualcosa di assurdo e di avvilente non perché la manovra non colpisca duramente i ceti popolari, ma perché la Lega si è sempre interessata di partite iva e la sua vicinanza al popolo si è concretizzata solo in una maligna e degradante xenofobia, funzionale a nascondere la sua mancanza di interesse e di idee riguardo al mondo del lavoro. Oggi è uscita la notizia che la sceneggiata era doppia, visto che la Munerato, stando a notizie di rete, non è mai stata operaia, ma era una benestante commerciante di vino.
Fosse vero ne sarei contentissimo, visto che si tratterebbe dell’ennesimo atto della commedia bugiarda che si è dipanata davanti ai nostri occhi per tanti anni. Ma purtroppo non è così, la verità è assai peggiore di questa: Emanuela Munerato ha davvero lavorato alla Contifil di Lendinara, del gruppo tessile Contifibre, finito poi nel maelstrom delle acquisizioni di un capitalismo fumoso ed evanescente: comprato dalla Sara Lee Corpooration che in seguito di è dedicata al cibo e sta trasportando i macchinari in Serbia. Non solo, ma è stata anche delegata Cgil.
La sua sceneggiata vera consiste nel non aver mai approfondito la condizione operaia, anche in un gruppo e in una fabbrica così esposta ai venti del liberismo fasullo e delle delocalizzazioni. La sua è una sceneggiata che purtroppo ha coinvolto e coinvolge in pieno la scarsa consapevolezza sociale di questo Paese, la superficialità spaventosa che non ci ha consentito di affrontare con lucidità le vicende che hanno attraversato la vita nazionale negli ultimi vent’anni e che purtroppo ancora manca.
Basta leggere l’intervista che la neodeputata rilasciò all’indomani della sua elezione: “Noi e gli imprenditori siamo li’ per lo stesso scopo anche se con compiti diversi “Noi per lo meno finito il lavoro possiamo occuparci di altro, mentre gli imprenditori hanno sempre dei pensieri…”
Poverini mi viene quasi da piangere e posso capire perché Berlusconi e Bossi hanno fatto tanto per aggredire i diritti del lavoro e abbiano visto con tanta ostilità le sue tutele. Ma la spiegazione c’è ed è che mentre l’imprenditore deve sempre pensare dove e come investire il proprio patrimonio, gli operai appena usciti di fabbrica sono felici. La Fornero prenda appunti e suggerimenti da questa tranche de vie balzachiana.
Certo adesso che c’è la cassa integrazione, che la delocalizzazione in Serbia sta per essere attuata, forse dopo otto ore di lavoro massacrante, c’è qualche piccola preoccupazione per il futuro. Ma che importa si può essere poveri e felici, lo dice anche Bagnasco. Ecco chi rappresenta i lavoratori in Parlamento. la vacuità dei discorsi da bar, il fatto che si possa arrivare a Montecitorio ed aver fatto il sindacalista senza aver mai sentito l’espressione plus valore, mica dico Sraffa. E la solidarietà scatta solo quando di mezzo ci sono questioni elettorali, di visibilità, di consenso demagogico.
Certo avrebbe fatto comodo che la Munerato fosse solo una volgare bugiarda, invece di essere l’immagine di un Paese che giorno per giorno tradisce se stesso.
Ah! cosa non si fa x “amore”,anche le sceneggiate in parlamento,tutto quello che adesso non gli piace non lo abbiamo creato noi del popolino mà loro che erano al governo(e che hanno lasciato momentaneamente x far togliere le castagne dal fuoco,che scottano) solo adesso vede tutto quello che non và? x amore non intendo solo quello che viene dal cuore x altra persona,anche quello x un posto in parlamento o altro,cmq io credo che sia meglio avere pensieri x come far + soldi che invece non avere niente ds pensare se non come arrivare a fine mese senza doversi indebitare.Se ai padani non piace quest’Italia sono ad un passo dall’Austria xche non fanno questo passo e si tolgono da tutto questo che non gli piace e lasciano a noi il problema di stare uniti con tutta la Nazione.
8 anni al governo adesso cari amici leghisti MUTI!!!!!!!!
Le poltrone di Roma ladrona vi sono piaciute eh, avete tenuto il sacco a sua Maestà La Burla ed adesso per Voi tutto è sbagliato?
Un ultima cosa, l’Italia è famosa per Roma, Firenze,Napoli il mare e la cucina, tutte cose che in Padania vi sognate (vi concedo Venezia), siete Voi l’anello debole del Nostro Belpaese
ma condivisibile si e condivisibile no tralasciando il discorso operaia non la conosco e quindi non la commento io attualmente faccio il disoccupato
ho fatto il dipendente e ho fatto il commerciante in proprio e, mi spiace dirlo ma non rifarei il commerciante per tutto l’oro del mondo
per ciccio:
bravo ciccio .. apriti una partita iva cosi capisci cosa significa lavorare no 24 ore ma 28, poi ne parliamo
A quanto pare vi si è guastato il rilevatore di sarcasmo.
Suggerimento per il futuro: prima di cliccare su “invia il commento” rileggete dieci volte il punto che vi fa friggere, contate fino a cinquanta e assicuratevi di aver capito bene.
Giusto per aiutarvi, traduco la frase incriminata in modo che possiate agevolmente cogliere il sarcasmo (cercate su Google il significato):
Deputata leghista con in testa fumetto che indica pensiero:
Operaio: Oibò che bellezza e che gioia, ho finito le mie brave otto ore e ora posso andare a casa a non fare un tubo!
Imprenditore: Oimè misero devo passare 36 ore su 24 a faticare per il bene del Paese e del mondo occidentale, che fortuna ha l’operaio che non fa nulla!
Adesso è (più) chiaro che si tratta di SARCASMO: s. m. 1 ironia pungente, amara, rivolta contro qualcuno o qualcosa.
E se avete ancora difficoltà, ho una splendida fontana monumentale da vendervi per 700 euro al centro di Roma, rivolgetevi al cavalier Antonio Trevi.
Ma, serve andare in parlamento per vedere cose che sarebbe meglio vedere in uno spettacolo di cabaret ???? D’altra parte, tutto si acquista nei grandi centri, ma, purtroppo per certe persone, non troveranno mai in vendita l’inteleltto !!!!!!!
si…fanno tutto gli imprenditori…24 ore al giorno…quanti ridicoli luoghi comuni….
“l’imprenditore deve sempre pensare dove e come investire il proprio patrimonio”
certo che quando non si sa di cosa si parla è un attimo scrivere cazzate.
peccato perchè sul resto hai ragione.