Oggi è morto Dennis Richtie. Ma chissà perché non vedo il titolone su Repubblica, né sull’Unità, né gli alati interventi delle grandi firme né  il denso alveare di condoglianze online nel quale si saluta per sempre qualcuno che ha cambiato la propria vita.

Eppure Richtie, al contrario di Jobs, ci ha effettivamente cambiato la vita: è stato assieme a Ken Thompson il creatore del sistema Unix  e soprattutto del linguaggio di programmazione “C”, senza i quali non avremmo  né Mac, né Linux, né BDS, nè Solaris. Ma non avremmo nemmeno la quasi totalità dei programmi applicativi per Windows e per gli altri sistemi operativi, compresi quelli real time. Né avremmo C++, C# o Java. Insomma senza di lui semplicemente non esisterebbe l’informatica come la conosciamo e dunque non esisterebbe l’impatto sulle nostre vite che essa ha avuto.

Non è uno che ha messo dei disegnatori a fare roba elegante, non è stato una Coco Chanel dell’informatica, ma si è “limitato” ad inventare degli strumenti efficaci perché i computer potessero “decollare” prima nella vita professionale e poi in quella quotidiana.

Si, vedete, la mancanza di titoloni illustra molto bene la futilità del mondo di oggi e i valori del tutto capovolti che esso esprime. E se il futuro ci pare arduo, anzi quasi angoscioso lo dobbiamo anche al fatto che la sostanza viene nascosta da astute e intriganti confezioni. I pacchi del XXI° secolo.

Perciò lascio qui il mio saluto allo sconosciutissimo genio che mi ha permesso di scrivere queste righe.

#include <stdio.h>

main()
{
printf(“Grazie Richtie”);

}