Oggi è morto Dennis Richtie. Ma chissà perché non vedo il titolone su Repubblica, né sull’Unità, né gli alati interventi delle grandi firme né il denso alveare di condoglianze online nel quale si saluta per sempre qualcuno che ha cambiato la propria vita.
Eppure Richtie, al contrario di Jobs, ci ha effettivamente cambiato la vita: è stato assieme a Ken Thompson il creatore del sistema Unix e soprattutto del linguaggio di programmazione “C”, senza i quali non avremmo né Mac, né Linux, né BDS, nè Solaris. Ma non avremmo nemmeno la quasi totalità dei programmi applicativi per Windows e per gli altri sistemi operativi, compresi quelli real time. Né avremmo C++, C# o Java. Insomma senza di lui semplicemente non esisterebbe l’informatica come la conosciamo e dunque non esisterebbe l’impatto sulle nostre vite che essa ha avuto.
Non è uno che ha messo dei disegnatori a fare roba elegante, non è stato una Coco Chanel dell’informatica, ma si è “limitato” ad inventare degli strumenti efficaci perché i computer potessero “decollare” prima nella vita professionale e poi in quella quotidiana.
Si, vedete, la mancanza di titoloni illustra molto bene la futilità del mondo di oggi e i valori del tutto capovolti che esso esprime. E se il futuro ci pare arduo, anzi quasi angoscioso lo dobbiamo anche al fatto che la sostanza viene nascosta da astute e intriganti confezioni. I pacchi del XXI° secolo.
Perciò lascio qui il mio saluto allo sconosciutissimo genio che mi ha permesso di scrivere queste righe.
#include <stdio.h>
main()
{
printf(“Grazie Richtie”);
}
La morte di Jobs viene celebrata universalmente, quella di Ritchie passa più silenziosamente.
Piccola riflessione.
Non potrebbe essere che tutti i grandi del passato, che magari noi stessi veneriamo, potrebbero essere stati dei Jobs: bravi a mettere in luce il proprio lavoro, ma molto meno seminali e influenti di loro “Ritchie” contemporanei, a noi sconosciuti ?
Grande Denis, moralmente ti devo gran parte dei miei guadagni
Apprendo la notizie solo ora, e devo dire che ci lascia un padre fondatore di una parte della quasi moderna informatica. All’ università se vuoi superare l’ esame di programmazione almeno 12 anni fa era così, dovevi affrontare il c ma se volevi affrontarlo nella maniera più complicata allora leggevi il libro di kernighan e ritchie, ma alla fine potevi dire di averci capito veramente qualcosina e non di più. Il di più risiedeva nella tua voglia di approfondire come dicevano giustamente loro in una prefazione dell’ edizione su cui ho studiato. Che la notizia sia passata inosservata però non mi stupisce affatto, e personalmente i paragoni con steve jobs o con altri enterpreneurs dell’ informatica moderna (1972-presente) credo non vadano tenuti in considerazione , il motivo penso risieda nel fatto che ritchie come anche kernighan e Thompson siano rimasti perlopiù degli addetti ai lavori, questo significa che aldilà di tutte le motivazioni, con il loro lavoro non hanno raggiunto la gente comune, ma hanno fornito uno strumento molto importante per creare software ed infine insieme a Thompson, realizzato un sistema operativo notevolmente flessibile. Ovviamente senza di loro l’ informatica sarebbe stata in parte diversa ne migliore ne peggiore semplicemente diversa, i sistemi operativi si sarebbero cmq evoluti ed altri ne sarebbero stati inventati, sicuramente lo unix inteso come lo conosciamo oggi non ci sarebbe, in ogni caso per quelli che sanno apprezzare i vantaggi di un sistema operativo come Unix o per coloro che usano e che hanno usato in passato il c, e non mi riferisco soltanto a singoli programmatori ma ad aziende blasonate che ci hanno regalato software eccellenti e che tutti noi abbiamo usato, va un grazie. Il grazie invece Speciale quello particolare quello che va solo a chi realizza le fondamenta e le reallizza solide va a ritchie ed il merito per aver contribuito a migliorare l’ era della moderna informatica è anche suo.
Ed il Suo è stato un merito Speciale.
Steve era grande ma Richtie era immenso
Beh Anonimo, come chiedere a Ritchie dove sarebbe stato se Wirth non avesse creato il Pascal nel 69-70… il C era solo l’ennesimo progresso (il piu efficiente magari) della programmazione strutturata.
Luc
Beh Luciano, non credo che c poggi su pascal come invece il primo apple poggiasse sul software di xeros…
Ma del resto immaginavo che il punto non sarebbe stato colto, esattamente come non lo è stato per l’articolo, quindi continuate pure ad idolatrare jobs =D
errata corrige: Mike Markkula
Ah a proposito… chidete a Wozniak dove sarebbero lui e Jobs se un certo Mike Marcula non avesse investito nella Apple quando ancora i due inventori giocavano a fare gli imprenditori. Chiedegli anche dove sarebbe Jobs se Wozniak (probabilmente la vera mente del duo) non avesse smesso di produrre scatole blu (costruite sempre da Wozniak e vendute da Jobs per pochi dollari) con le quali telefonare gratis e si fosse messo a progettare quello che sarebbe diventato il primo computer Apple.
Attenzione a tutti… gli ingegneri di Xerox portarono l’informatica a tutti, non Jobs. Jobs ha preso (comprato o rubato per il discorso generale non fa differenza) ringraziato e venduto.
Bisogna smetterla di dare del genio a chiunque basta che ha fatto i soldi nella vita, fa girare soldi o fa fare soldi agli altri. L’umanità va oltre il soldo, ed è proprio perchè tutto è ridotto alla nuda e cruda economia che ci ritroviamo dove siamo. Polemica sterile e inutile, come il 90% degli articoli e dei commenti nei quali si afferma che jobs era un genio. Era uno sfruttatore che si è arricchito sulla pelle altrui, tanto incasinato da non riconoscere una figlia per paura di assumersi responsabilità, tanto problematico da essere fatto fuori dalla stessa società che aveva fondato perchè scomodo. Jobs è un simbolo semplicemente per il fatto che rappresenta il famoso sogno americano dell’uomo che si è fatto da solo, ecco perchè l’america lo decanta tanto. I veri geni restano sempre nell’ombra ed in genere vengono scoperti dopo morti, perchè quello che fanno lo ritengono talmente elementare che dubitano sia un prodotto con cui farci soldi. Smettiamola di parlare per luoghi comuni e impariamo ad usare il cervello.
Infine ai tempi di jobs l’informatica stava già andando in quella direzione, la commodore (prima con il 64 poi con l’amiga) aveva già creato dei personal computer facili e ad un prezzo molto inferiore ad apple (io stesso avevo un commodore 64).
Quindi la polemica è inutile semplicemente perchè Richtie era un genio, Jobs si è semplicemente trovato nel posto giusto al momento giusto, ma era anche poco furbo, visto che si è fatto spodestare da Gates la cui unica qualità probabilmente è stata quella di essere più farabutto di Jobs…
il C è “per esperti”, poveri noi, che comparazioni… ma chi guida l’auto conosce per caso la formula degli idrocarburi? Cmq una cosa è certa. Senza la Apple vivremmo comunque coi pc, senza chi “tira” avanti l’informatica, proprio no. E non credo che il senso del post sia una comparazione sul valore dei due, ma sulla pochezza della mediaticità, che si alimenta di ignoranza invece che dissiparla.
HAAHAHAHAHAHAH…. mi fate ridere tutti…. la vita andava avanti anche senza il pc…. certo, è più comoda, ma di certo non era indispensabile… grazie a questo modo di vivere adesso siamo tutti (io compreso) rincoglioniti di tecnologia! è morto Jobs… esticazzi mi viene da dire! è morto anche mio zio è sicuramente mi ha insegnato più cose di mac e unix o altre cose… dovremmo idolatrare chi si sacrifica per salvarci la vita, non chi c’è la rende più comoda! poi ognuno ha i propri idoli nella vita!
vergognosa l’italia i nostri non valori e i nostri “con”cittadini. Io mi dissocio da tutto ciò!
Jobs non sarebbe stato nessuno senza Richtie! eppure si parla solo di lui.
Non è questione di moda però eh -.-
“Vorrei ricordarle che, dopotutto, UNIX e C è relegato a tecnici esperti, mentre Jobs portò il computing a tutti quanti (e parliamo del 1977)”
Adesso Jobs ha pure portato il computer a “tutti quanti”! Ma non era Bill Gates che portò i comuter all’utenza familiare?
Onore al merito!
Non posso che essere totalmente d’accordo con quanto scritto: riga per riga. Ma tanto in Italia vige la politica che “se non fa moda, chissenefrega” quindi non è stata una sorpresa la mia, ma consapevolezza che tanto il mondo va a rotoli da sempre. Gente che fino al giorno prima disprezzava, il 7 ottobre si è messa a piangere virtualmente, a citare la stessa medesima frase perchè così era COME TUTTI GLI ALTRI. Patetico, davvero patetico tutto ciò. Lasciamo un uomo riposare in pace almeno dopo la sua morte.
Nicola? Nikla? Famo Nikola, che era il suo vero nome. E non prendetemi per pignolo: se io ricordassi ogni anno la morte di Maurizio De Andrè cosa direste? 🙂
Guarda che la notizia è in tutti i giornali… è normale che Steve Jobs fosse più famoso, lui è un simbolo. Quindi rilassati.
in sintesi, da Perito Elettrotecnico, tecnico Csata, tecnico Enel, in pensione nel 2005, ho appreso il nome del Genio, Nicola TESLA, ad un programma di Rai Radio1, per caso, anni 2005_6, ove si parlava del personaggio e della sua storia di vita, pubblicato in Italia, cioè all’età di 56-57 anni, da perito elettrotecnico!!! assurdo ma vero, tanto da sembrare di vivere in un altro pianeta_mondo!! Quindi, poi , con Internet ho capito recepito di quanto l’uomo, oggi, si sia automaterializzato al punto tale di riconoscere_ricordare solo quello che lui rappresenta, il materialismo_sfacciato_bussines che, come Jobs, morto giovanissimo, anche se un genio sì … ma, di monocultura_materialista che, gli hanno procurato tante tossine che, gli hanno accellerato la sua malattia latente, già generata nel corpo materno, perchè nato da una studentessa universitaria_nubile che, ha accettato di metterlo alla luce ma dopo , sicuramente, tanti travagli psico_fisici, che hanno sicuramente modificato la sviluppo embrionale_feto, predisponendolo alla malattia che, solo la sua attenta alimentazione, ha potuto ritardare il tutto ma, che,.. la sua vita travagliata_bussines, l’ha accellerata, come dire, organismo in continuo stato di riparazione_manutenzione_usuramento. Un esempio lampante è, la messa in evidenza del team del Prof.Paolo Zamboni di Ferrara, la CCSVI , TANTO OSTEGGIATA DA TUTTI I POTERI FORTI, COME LE SCOPERTE DI NIKLA TESLA, che ha SCOPERTO , dopo decenni di anni di ricerche_studi_vene, la formazione di VENE VARICOSE tra testa_collo_spinadorsale_cuore che, in linea di massima, si sviluppano_predispongono, già nel grembo materno, per terreno intossicato, dal 3° al 5° mese di sviluppo embrionale_feto, che, determina, dal 15° anno di vita, in poi, cioè con quasi ultimazione crescita organismo, queste deformazioni vene, non cresciute, in proporzione all’organismo, con reflusso sangue_vene_spazzatura da rigenerare e lasciti centellinanti di scorie che, nel tempo porta a malattie multiple, fino ai tumori e malattie rare, in modo tanto più veloce , nel tempo, quanto_quando più l’organismo é intossicato_scassato da alimenti, bevande, tabacco , tutti super trattati chimicamente e, poi, super intossicato da accelleratori_medicine di sintesi_laboratorio, l’88% empiriche e non scientifiche !!, che spengono solo l’allarme_sintomo ma non la causa_origine_malessere che, prosegue tranquillamente per la sua strada_finale, eccetto quando, il potere di autoguarigione_organismo, riesce ad annullare il tutto ma, se il tutto non avviene, la fine_vita_clessidra, diventa sempre più tempo_clessidra, se si aggiungono, le tossine_stress, ad un organismo_macchina già scassata. Scusate se sono apparentemente andato fuori tema, ma NIKLA TESLA E TEAM ZAMBONI, MI HANNO RISVEGLIATO, COME TUTTI I GRANDI, EMERGONO, A VOLTE, SOLO DOPO LA MORTE. ruggierifp .
Mi dispiace che sia morto Richtie e mi dispiace che sia morto il Coco Chanel.
Infatti non lo sapevo e non l’ho saputo da nessun organo “ufficiale” ti ringrazio quindi per questo tuo post.
Più che un saluto a Ritchie mi sembra l’ennesimo attacco gratuito a Jobs, nel tentativo di fare gli anticonformisti (che sembra faccia tanto figo). Per chi lavora nel campo dell’informatica Ritchie è una leggenda, pari a Maradona per chi fa il calciatore. Jobs (insieme a Woz) ha rivoluzionato totalmente l’industria dell’hardware, probabilmente se non ci fosse stata la Apple oggi non ci sarebbero i computer che abbiamo oggi. Se non ci fosse stato Ritchie probabilmente non avremmo software e sistemi operativi così evoluti come ce li abbiamo oggi. Se non ci fosse stato Tim Berners-Lee probabilmente non ci sarebbe stata l’internet che conosciamo oggi, potrei andare avanti così per ore. Con Ritchie se n’è andato uno dei padri fondatori dell’informatica, esattamente come con Jobs.
Non lo conoscevo anche se ho usano C++ poche volte e credo che sia stato un grande nell’inventare quel linguaggio
bellissimo articolo! (cmq si scrive Ritchie)
Jobs ha creato l’Apple I nel 1976 e Apple II l’anno dopo, il primo personal computer di un certo calibro, altro che coco chanel… quindi “NON a differenza di Jobs, ci ha cambiato la vita”. Per piacere un po’ di ricerca prima di scrivere in preda a sensi di ingiustizia e “voglio fa’ l’alternativo” non guasterebbe…
E come hanno scritto altri, si scrive Ritchie:
http://cm.bell-labs.com/cm/cs/who/dmr/
Si scrive Ritchie e non è morto il 13 ma l’8 ottobre
Gli unici che hanno avuto la coscienza apposto sono stati quelli del corriere della sera…. Lui era un genio , e per me era conosciutissimo , Il C la loro creazione con (anche grazie a thompson)
Vi lamentate sempre in Italia,sempre pronti alla polemica.E’ si un fatto di marketing e popolarita’,ma e’ sempre stato così.Se non altro i mezzi d’informazione sono globali e facilmente accessibili nel mondo occidentale.
E poi non e’ il nome che conta,ma il fatto che la sua opera non è morta.Svegliatevi e basta ad enfatizzare quello che non è stato fatto.
la morte ci dimentica più in fretta.
http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/10/14/ci-sono-giorni-come-questi/
grazie per avermi chiarito un po’ le idee
Con questo articolo non si fa altro che sottolineare che sembrerebbe contare di più l’essere famosi che l’essere dei geni, il che è una scemenza. Meglio averne avuti due di geni, uno famoso e l’altro no, e poi se lei non capisce l’importanza di ciò che concerne la forma e l’aspetto degli oggetti che usiamo tutti i giorni, cioè quello che definiamo “design”, allora mi creda questo è un problema suo, perchè lei vive in un mondo a parte mio caro signore. E forse questo grande genio non lo conosceva bene nemmeno lei, visto che ha sbagliato a scrivere il cognome.
polemica sterile.
l’articolista cita in un provocatorio esempio Coco Chanel, che evidentemente conosce molto bene.
ma scommetto che non conosce Elias Howe, l’inventore della macchina per cucire e della cerniera lampo.
è uno scandalo?
Tutto bello e santo ma, per favore, correggi il nome nel titolo! 🙂
http://bambinioggi.blogosfere.it/2011/10/bambini-e-morto-dennis-ritchtie-il-papa-vero-delle-odierne-macchine-digitali.html
ma tutto lo scalpore per Jobs è dovuto xchè è morto di tumore a 56 anni e ne aveva di vita davanti, se fosse morto a 90 anni sarebbe solo stato menzionato.
caro cronista, questo stato di cose nn e’ colpa delle persone comuni, guarda bene il sistema e capirai chi sono gli artefici.
Il tuo commento mi sembra rigoroso ed inappuntabile… Per questo ti faccio i miei compliment! Anche lo stile con cui il tuo post è scritto rivela una padronanza di strumenti retorici che credevo ormai “morti” e sepolti. E a proposito di morte… Morto Steve Jobs, per alcuni un genio visionario e per altri uno squalo senza scrupoli, molti vorrebbero veder celebrare il funerale anche di iPhone, iPod e iPad … Perché? E perché secondo qualcuno quel giorno non è lontano? Leggilo su: http://mondocineroma.wordpress.com/2011/10/13/steve-jobs-e-morto-purtroppo-iphone-ipod-ed-ipad-no-purtroppo/
@AJ:
> Vorrei ricordarle che, dopotutto, UNIX e C è relegato a tecnici esperti,
> mentre Jobs portò il computing a tutti quanti (e parliamo del 1977).
Infatti quella è stata l’ultima volta che Jobs ha fatto qualcosa di veramente utile, ma ho idea che il merito fosse più dell’altro Steve, quel Wozniak che infatti dopo è sparito, come spesso succede a chi inventa davvero qualcosa.
Senza togliere nulla a un grande, trovo la polemica un tantino fuorviante. Richie ha avuto pochi riconoscimenti mediatici e questo è indice dell’ignoranza diffusa alla cui critica mi associo. Però perchè togliere grandezza a un inventore geniale che è stato anche un impareggiabile realizzatore? Solo perchè questa è una società fatua e adulatrice?
ma se uno non lo conosco, per vari motivi, anche se è un genio, come posso “piangerlo”? è pieno il mondo di persone geniali che muoiono ma non mi sembra che addossarne quasi la colpa a Steve Jobs gli renda onore o omaggio. Soprattutto se si tira fuori il loro nome solo per fare degli inutili paragoni. Io fossi in questo genio mi sentirei persino offeso
Grazie Dennis Richie per aver inventato Steve Jobs.
Non conosco un acca dei linguaggi di programmazione anche se mi piacerebbe imparare…ma usufruisco tutti i giorni del mezzo informatico che mi permette di comunicare con il mondo e che oggi dal suo articolo ho scoperto che è stato inventato da questo geniale contemporaneo di nome Dennis Richtie. Di conseguenza comprendendo il valore del lavoro da lui svolto non posso che essergli estramamente riconoscente!!!
Grazie a questi grandissimi sconosciuti al grande pubblico che il Mondo ha ancora qualche speranza di esistere, il resto è solo immagine superficiale e miseria. Non posso che essere dispiaciuto per la scomparsa di un Uomo di così grande valore, non mi rimane che sperare che al Mondo ce ne siano altri come lui, che danno luce all’umanità. Grazie di essere esistito signor Dennis Richtie!!!!!
Se ne è fatta poca pubblicità, quindi ovviamente era sconosciuto. Steve Jobs era un personaggio pubblico, CEO di una delle grandi aziende di computer e tecnologia. Si parlava molto di lui.
Gli altri, possono essere bravi, geniali, grandi menti… ma se non si fa pubblicità di loro, rimangono delle nicchie sconosciuti alla massa. Poi non ci si può lamentare che la gente non lasci messaggi di dispiacere. Anche perché i social network sarebbero degli interi cimiteri…
Io la penso così.
Anche se sono un fan di SJ non posso non essere d’accordo con quello che hai scritto!
grazie Grande Uomo
Ma che discorsi sono? il valore di una persona certamente non lo si misura (lo si misura?) dalla fama e quindi dal clamore mediatico post-mortem.
E per quanto possa sembrare banale, soprattutto a qualche italiota cresciuto nella repubblica delle banane e del garantismo di tutto e di tutti senza se e senza ma, Steve Jobs è stato una persona capace di diffondere questa scoperta geniale, mettendola al servizio anche di quelli che come me di informatica non capiscono nulla. Nessuno cerca di paragonare Jobs a Ritchie per stabilire chi sia più importante o valoroso, anche perché entrambi sono stati dei “geni” nei rispettivi campi: il primo nell’imprenditoria il secondo nella programmazione informatica. Quindi, ma di cosa diamine parlate?
eh sì ok, però basta con la polemica su quanta attenzione hanno dato a Jobs, eh… è chiaro che la risonanza mediatica di una morte illustre è tanto maggiore quanto lo è la notorietà dell’individuo, a prescindere dalla bontà delle sue azioni in vita (e a me sembra anche logico, tra l’altro). Direi sia il caso di prenderne atto e farsene una ragione
Come dire il contrario, lui si che ci ha cambiato la vita!
# include
int main (void)
{
int i;
for (i=0; i>=0; i++)
{printf (“Thank you Dennis”);}
getchar();
return 0;
}
LA CORRETTA INFORMAZIONE DOVREBBE ,INFORMARE L’IMPORTANZA DELLA SCOPERTA DI QUESTO SIGNORE PRESSO CHE SCONOSCIUTO.ALLA BASE C’E’ SEMPRE L’IGNORANZA GENERATA DA UNA CATTIVA E COLPEVOLE INFORMAZIONE ,DIVENTATA SERVA DEL PADRONE DI TURNO
Questo articolo non ha alcun senso.
Che senso ha dire che senza il “C” non ci sarebbe l’iPad?
Senza il transistor non ci sarebbe il “C” allora, e così via all’infinito.
Steve Jobs non ha solo coperto il “C” con una bella scatola.
Un utilizzatore Windows è una persona molto più sconsolata e impedita di un mac user. Questa è la rivoluzione. E se tutti vogliono un dispositivo Apple adesso è come quando tutti volevano ascoltare i Beatles, ispirati chissà da quale sconosciuto autore.
Ma che cazzo di polemica è???
I titoloni, il caos nei media, il giro di voci e di notizie, è direttamente influenzata dalla fama del personaggio.
Su di lui non ci sono titoloni, non perchè sia stato un povero stronzo, ma semplicemente perchè non era famoso. Quindi evitiamo queste cazzate.
Alcune cose divengono famose, e conseguentemente rendono famose i loro creatori: l’ipod ce l’hanno anche i bambini all’asilo.
l’utente medio accende il pc senza sapere che funziona grazie a un programmatore che ha usato C: il computer va e lui è contento.
Quindi sto articolo è solo polemica, e nulla di concreto.
Ehm… si scrive Ritchie e non Richtie.
Il linguaggio C, il cui standard è chiamato Ansi C, è stato una rivoluzione perchè permetteva di avere un linguaggio di programmazione potente e più produttivo dell’assembler (ancora oggi considerato il più potente), in pratica se dovevi scrivere un driver per una stampante dovevo usare o l’assembler (10 giorni) oppure il “C”(1 giorno), ma non è solo per questo, che già da solo vale un posto nell’olimpo informatico, difatti ha dato il via al concetto di programmazione in senso industriale, aprendo la strada della programmazione informatica a molte persone e poi quante volte lo abbiamo sentito nominare alle scuole superiori e poi nei vari corsi di ingegneria informatica ed affini ….Jobs? Un mostro anche lui ma in modo diverso da Dennis Richtie, quest’ultimo ha dato il via all’informatica in senso stretto, in senso lato era stato un certo Von Neumann, loro due sono considerati tra i pilastri di questo immenso grattacielo che è l’informatica, nel quale un bell’attico ce lo ha costruito anche jobs….
Un genio talmente sconosciuto che gli hanno sbagliato perfino il nome in questo articolo.
@Carlo: pienamente d’accordo
E basta fare le squadre “poveri contro ricchi”, “conosciuti contro sconosciuti” !
Si, era un genio, ma oltre al C esistevano già miliardi di altri linguaggi.
Il C è un linguaggio snello, ma difficile perché molto vicino alla macchina.
Quindi ? dovrei concludere che Ritchie non era “democratico” perché ha fatto un linguaggio solo per persone intelligenti ?
No. Semplicemente era un genio che ha inventato roba per persone intelligenti.
Altri sono geni che hanno unito la roba intelligente per farla usare sia ai geni sia agli stupidi, sia ai vecchi, sia ai bambini.
Se continuiamo con la retorica “non sarebbe esistito questo se prima non ci fosse stato X o Y” arriviamo al paradosso che nessuno vale niente perché prima di lui c’è stato qualcun altro.
Forse l’inventore dell’accendino è un imbecille perché ha reso bella una cosa che era già di tutti (il fuoco ?)
Prima di Ritchie c’era Turing, prima di Turing Pitagora e così via, fino alla prima scimmia umanoide. Mi devo prostrare di fronte ad un cercopiteco perché il suo antenato ha scoperto il fuoco ?
Diamo a Jobs quel che è di Jobs, a Ritchie quel che è di Ritchie.
Senza tifo, ne paragoni tirati per i capelli
Io non farei una graduatoria in ordine di importanza tra un morto e un altro. L’importante, come diceva appunto Jobs, è credere in qualcosa e dare un senso alla propria vita. Non renderla vana, ma un’opportunità per concretizzare i propri sogni. Io penso che Steve sarebbe il primo a rendere i suoi omaggi a chi come Richtie, Greatbatched, o altri personaggi più o meno noti, non hanno fatto che questo.
Il fatto che poi i media diano più risalto a una notizia piuttosto che ad un’altra non è una novità, né un’esclusiva necrologica. Jobs aveva più visibilità, è vero, ma almeno in vita l’ha spesa per comunicare, non solo per le tecnologie di comunicazione.
E per comunicare a tutti col proprio mestiere, vissuto fedelmente nel successo come nell’insuccesso, quanto sia prezioso vivere e lottare per i propri sogni.
@Gabriele: bravo, STAY IGNORANT.
articolo del caxxo!
nessuno dice che jobs valesse più di lui, semplicemente jobs era più “famoso” e per questo più acclamato
Class Richtie {
public static void main(String[] args) {
System.out.println(“Grazie Richtie!”);
}
}
articolo del caxxo!
nessuno dice che valga più di jobs, semplicemente jobs era più “famoso” e per questo più acclamato
Nella prima edizione del manuale del ‘C’ (quello con la scritta C in blu sulla copertina bianca) vi è un esempio di conteggio caratteri basato sui versi di ‘Stairway to heaven’; un grande cuore oltre che una grande mente++.
hops, intendevo mainstream, ovviamente
Personalmente quoto AJ al 100%… keep away from aminstream!
Scrivetene almeno correttamente il cognome, affinché venga consegnata alla Memoria la giusta persona.
manca return….
Trovo giusto stigmatizzare l’indifferenza dei media sulla scomparsa di uno dei padri dell’informatica e quindi del mondo moderno come lo conosciamo oggi, ma non trovo corretto criticare l’attenzione data Steve Jobs.
Immaginate il mondo se le interfacce dei sistemi operativi si fossero fermate alla linea di comando e, per tornare all’articolo, immaginate il mondo se coco chanel non avesse tolto alle donne le tuniche che indossavano vestendole con il tailleur (gonna e giacca), i capelli corti ecc. e portandole di fatto nella modernità facendoglela indossare.
Quando mangiamo una cosa buona facciamo i complimenti al cuoco, non a chi ha fatto le pentole e inventato i fornelli…
Rimane il fatto che i media ormai pubblicano solo quello che fa vendere.
E oggi Steve Jobs fa vendere.
@ Aldo:
Forse lei ha travisato il senso delle mie parole.
Saluti.
http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/10/13/news/addio_a_dennis_ritchie_pap_di_unix_e_del_linguaggio_c-23171432/
“Vorrei ricordarle che, dopotutto, UNIX e C è relegato a tecnici esperti, mentre Jobs portò il computing a tutti quanti (e parliamo del 1977).”
Portare il “computing” non è produrre scatole nere travestite da abili mosse di marketing, con il mac ci fai cose da tutti i giorni, non bisogna essere dei geni, con il C, beh…
Prostituire la propria anima è quanto di piu’ degradante possa capitare ad un essere umano. Scrivere della morte di qualcuno politicizzandola, seppur in maniera velata, dissimulata, così come traspare dal pezzo in questione, mi ha generato una sensazione di disprezzo. Come si fa a scrivere, ripeto seppur in maniera velata e dissimulata che il grandissimo Steve non ci ha cambiato la vita? Come si fa a scrivere seppur in maniera velata e dissimulata che Steve è uno che ha messo dei disegnatori a fare roba elegante o è stato un Coco Chanel dell’informatica. Perchè scusate ma è questo ciò che io ho inteso leggendo. Personalmente ritengo l’articolo una mancanza di rispetto nei confronti dell’ex Ceo e fondatore della Apple ed onestamente non credo ce ne fosse affatto bisogno, considerato il fatto che stiamo parlando di qualcuno che non è piu’ con noi! Non credete ?
Questi commenti mi hanno commosso, mostrando che il mondo degli utilizzatori di computer non è senza cuore…e oggi questo mi da fiducia su ciò che non fa audience, per fortuna.
Richtie ha cambiato l’informatica in un modo (eccelso, naturalmente), ma sinceramente non vedo perché lei debba scrivere “al contrario di Jobs”.
Vorrei ricordarle che, dopotutto, UNIX e C è relegato a tecnici esperti, mentre Jobs portò il computing a tutti quanti (e parliamo del 1977).
Se questo le sembra una rivoluzione da poco, allora credo lei non sia obiettivo.
Certo, senza UNIX non ci sarebbe stato OS X – nonostante lei nomini erroneamente il Mac (*) –, ma allora facciamo un po’ di dietrologia e arriviamo a dire che senza Tesla non ci sarebbe stato il computer, quindi nemmeno UNIX e che, senza Volta, chissà cos’avrebbe fatto Tesla, e così via.
Nemmeno di Jef Raskin si disse nulla della sua morte, e se è per questo, nemmeno di mio padre, che nel suo campo era un grande e apprezzato artista; la mia però non è polemica, ma una semplice constatazione (con la quale scopro l’acqua calda): le notizie in prima pagina si danno a chi, nel bene o nel male, è famoso più famoso. Forse questo dovrebbe tenerlo a mente.
In altre parole, non è che per caso lei ha scritto questo articolo un po’ frettolosamente?
In ogni modo, lode a Richtie.
PS: siamo sicuri che sia “BDS”, o forse è “BSD”?
Saluti.
(*) Il System 1 del Macintosh era stato scritto parte in Assembly e parte in Pascal, non in UNIX; quindi, il Mac forse sarebbe lo stesso esistito.
Di sicuro è stato un genio, bisogna aggiungere però che senza i progressi hardware non avrebbero avuto senso Unix o il linguaggio “C”.
Bè diciamo che C è indipendente dalla velocità dell’ hardware. Vent’anni fa i computer erano molto lenti e proprio la disponibilità di un linguaggio di alto livello, ma al contempo “profondo”, ha permesso di scrivere programmi complessi, ma molto limati che giravano con una velocità umana, cosa pressoché impossibile con altri linguaggi. Questi programmi sono stati quelli che hanno fatto decollare l’uso del computer e dunque anche gli investimenti sull’ hardware
Già denotando come “valore” l'”impatto sulle vite” chiarisci bene quale sia il tuo modus cogitandi. Perfettamente in linea con il mondo di oggi eccetera.
In realta’ e’ morto l’8/9 di ottobre (fonte wikipedia). E’ stato un grande genio che ha veramente rivoluzionato il mondo rivoluzionando l’informatica. Morto nell’ombra, perché conosciuto a malapena dagli addetti ai lavori. Purtroppo i giornali preferiscono scrivere articoli chilometrici per uno come Steve Jobs trasformandolo in un mito. Uno che non ha inventato nulla, solo fatto business su degli status symbol.
XXI si scrive senza ° perché si legge già ventunesimo ….
Mi associo!!! Buon viaggio Richtie, porta un po’ di tecnologia in paradiso.
Non dimentichiamoci, poi, che Internet non sarebbe così com’è se non ci fossero stati Unix e il linguaggio C.
@ Simplycissimus. E’ sempre così purtroppo in questa società assurda!
…miliardi di condoglianze durano un giorno.
..il linguaggio C è per sempre, o quasi!
Leggendo la notizia e non sapendo chi fosse Ritchie, mi sono documentata ed è per questo che mi associo al cordoglio di tutti quelli che lo hanno stimato ed apprezzato come uomo e come inventore.
non sono informatica,sono solo una consumatrice dell’informatica e dei primi passi di questa ,mi associo alla perdita di un genio e di un signore.
Il progresso è come un grande ponte teso all’infinito.
Quasi tutti ne apprezzano le finiture, la linea ardita e gli ornamenti;
ma pochissimi notano i sottili tiranti d’acciaio che lo sostengono.
Grazie Dennis per aver teso quel primo non appariscente ma indistruttibile filo.
Bruno
Imparai da solo il C nel 1989, dopo il Pascal scolastico (ormai estinto), e fu amore a primo `make’. Ancor oggi adoro programmare in C per la mia edificazione personale, e continuo a usar il manuale di Kernighan e Ritchie (2a edizione). Inoltre lavoro (professionalmente) in Unix e nel mio privato uso Linux, benché la migrazione in FreeBSD sia prossima.
Brian Kernighan, Dennis Ritchie, Donald Knuth, Richard Stallman, Linus Torvalds: costoro meritano certamente il mio GRAZIE (e non solo il mio)!
La vera genialità è proprio nelle persone che non appaiono. Spero che il mondo si popoli sempre più di gente sconosciuta, lasciando le luci della ribalta ai fantocci senza arte nè parte.
le solite ingiustizie dell’informazione….
Mi associo commosso.
Solo un genio poteva pensare che per scrivere bene un sistema operativo (Unix da Multics) occorresse definire un nuovo linguaggio orientato al sistema operativo, il C, appunto.
E se non ci fosse stato il trio Kerninghan, Richtie e Thompson saremmo tutti ancora sul VAX o su MVS e VMS. E un bel pezzo del mondo attuale non si sarebbe visto.
Credo che sia solo un problema di utilizzo e forse anche di marketing ma penso che in molti siano tristi per questa grave perdita.
mi associo: sono fautrice e utilizzatrice da sempre degli open source (e anche nel resto del quotidiano, evito gli intruppamenti, griffe comprese: le firme sono il paravento dell’insicurezza sul proprio e personale buon gusto e stile). Questo mondo è tutta forma e poca sostanza, che ci aspettiamo? Beh, il cambiamento! Forse ci siamo, forse ci lasceremo dietro, oltre all’economia di carta, questo vuoto di contenuti e valore per tornare alla sostanza e ritrovare un po’ di Verità.
hai perfettamente ragione.
Io lavoro nel campo informatico e sono “cresciuto” col C ed il C++, il manuale di Brian Kernighan e Dennis Ritchie è stato la mia “bibbia” per anni.
Bello il tuo articolo e le tue parole.
Complimenti.