Bisogna chiedere scusa a Brunetta. La chiedo io al posto di Bossi perché mi vergogno di vivere in un Paese nel quale un ministro dice coram populo a un altro “nano di Venezia, non rompermi i coglioni”. Per quanto possa essere odioso e rancoroso il ministro per la pubblica amministrazione, la sua altezza è solo un tema da osteria. E per quanto Bossi non sia mai davvero uscito da locali che sanno di vino, di estrosità banali e di vaniloqui, forse dovrebbe rendersi conto di non essere al bancone seduto su un trespolo, ma di stare, sia pure immeritatamente al governo.
Forse bisognerebbe chiedere scusa a Brunetta anche per quei cretino che gli piovono addosso da altri ministri da quel giorno della presentazione della manovra, così intelligente che è stata rifatta due volte in meno di un mese. E va bene gli chiedo scusa io al posto di Tremonti.
Però Brunetta dovrebbe chiedere scusa agli italiani, per l’ entusiastico fervore messo nella creazione di un Paese dove tutto questo può accadere e dove egli stesso si dedica quasi quotidianamente ad insultare i cittadini. Se non lo fa si tenga del nano cretino e rompicoglioni. In fondo è sempre meglio che essere Brunetta.
chi ha scritto questo articolo non può essere capito dal destinatario
ma non perdete tempo in queste cazzate, sognate un futuro sostenibile piuttosto…
Che chieda scusa lui agli insegnanti, ai poliziotti, ai vigili del fuoco, al lavoratori della P.A. ai precari diogni settore, ai giovani laureati che ha gratificato di epiteti e insulti solo per lusingare parte del suo elettorato di nani. Che vada al diavolo.
Ha fatto solo bene, Brunetta e’ un essere spregevole. Cosi’ come e’ spregevole Berlusconi e come lo sono i suoi alleati (Lega compresa) che hanno la responsabilità di avere portato al fallimento il Paese. I piu’ spregevoli, pero’, sono gli italiani che, condividendone i disvalori, hanno dato loro il voto, salvo poi rendersi conto, quando ormai era troppo tardi, di avere fatto una cazzata colossale. Questo è l’ultimo atto di una tragedia il cui finale era facilmente prevedibile. Avete messo i topi nel formaggio e ora di formaggio non c’e’ ne’ piu’.
E comunque possiamo chieder scusa a Brunetta, che voleva il nobel per l’economia, enon l’anno premiati riconoscendolo coglionaccio al colpo, che si in.ca.zz.a per per ogni fiato storto e non dice nulla all’ubriaco Bo.ssi che lo insulta corum popolo . Forse brunetta è corto per essere piu agevole sotto le calle e i piccoli ponti veneziani,o forse lo ha evocato de andre nella canzone del nano,resta uno dei misteri della vita
Bossi coerentemente,dovrebbe dare del “nano bugiardo” al suo compare di merende il berlusca. e per amor del vero ci dica finalmente che di duro gli è rimasto il dito, da quando si è fatto imboccare dalla Polverini in piazza di Roma Magnona e ladrona…Fallo Umberto,così ti si perdona qualcosa e ti paghiamo mezzo litro all’osteria Italia
16 agosto 2011
OH!
BISOGNA PROPRIO PARLARE CHIARO!
Lauretta