Mi viene in mente l’abbozzo di un limerick che calza a pennello col premier e il suo governo:

Se dice cose senza senso
s'illuminina di immenso

Vale per Silvio e per Umberto intesi a fare i compitini: il primo a recitare il ciclostilato scritto nel ’93: riforma fiscale, riforma della giustizia, sicurezza, riforma del Parlamento, tutte cose per le quali, poverino si sacrifica. Il secondo a fare il compiaciuto e allo stesso tempo il severo controllore e a dire: tutte cose buone, ma aspettiamo i fatti.

Ora se fossimo coatti, se avessimo questa libertà e stessimo parlando di una vicenda condominiale potremmo dire  “ma  non sono 15 anni che li aspetti i fatti? O sei idiota o sei stronzo. Anzi tutte e due. Il suo limerick è leggermente diverso:

Se dice cose senza senso
s'illuminina il compenso

E poi altro che cose buone. Un giorno spiegheranno ai neuroni superstiti del capo legista che la riforma fiscale darà zero vantaggi ai redditi bassi perché le piccole riduzioni saranno compensate dall’aumento dell’iva, sempre al netto dell’inflazione che finirà poi per devastare pensioni e salari. Mentre darà molti vantaggi ai redditi più alti senza per questo toccare l’evasione.  E le ragioni, se a qualcuno interessa, si possono leggere qui.

Un paese condannato alla sua favola maligna. Con i terzopolisti che fanno il tifo per le aberrazioni fiscali che abbiamo ascoltato, ma non per Silvio:

Casini cerca un senso 
e s'illuminina d'incenso

Così si viaggia a fari spenti nella notte. E l’opposizione che aspetta a organizzare un grande manifestazione da un milione di persone davanti a Montecitorio con movimenti inclusi? Perché

Quando si cerca un senso 
si butta via il melenso

E noi? E il Paese umiliato?

Si sta come
d'autunno 
sugli alberi
le spoglie