Ma perché l’Ordine dei medici non espelle Scilipoti? D’accordo che gli ordini professionali in Italia sono dei baluardi di casta e probabilmente si troverebbero delle scuse per non cacciare Erode dall’albo dei pediatri, ma ciò che si è visto ieri sera, lo squallido, vergognoso Scilipoti nella sua veste lutulenta di medico alternativo, ha del lunare.

A Mi manda Rai Tre, l’onorevole  “Responsabile”, con il cranio sudaticcio ha sbraitato per un quarto d’ora nel tentativo di nascondere il fatto  che ha recentemente organizzato un convegno per diffondere e pubblicizzare le teorie di Ryke Geerd Hamer, antisemita, pluricondannato, latitante, espulso con ignominia più di vent’anni fa dall’ordine dei medici tedesco.

Il “caso” esposto era quella di una giovane donna morta di cancro perché un seguace di Hamer e della Nuova medicina Germanica, le aveva detto che per guarire non bisognava curarsi. Se non lo sapete il dottor Hamer, così caro a Scilipoti, ritiene che le cure contro i tumori siano un’invenzione degli ebrei per vendicarsi della Shoa. In realtà il 99% delle persone guarisce naturalmente, basta risolvere magari qualche conflitto interiore.

E’ un modo rozzo e infantile, oltre che delirante e privo di qualsiasi dignità scientifica, di affrontare il rapporto corpo-mente. Solo un pazzo come Hamer e qualche mentecatto della sua specie può credere in queste cose come in altre mille teorie balzane . Eppure questa medicina nazista fa parecchie vittime tra le persone indifese. E siccome tutto si tiene, l’ammirazione di Scilipoti per il santone antisemita ha poi riscontro nell’ adozione del manifesto degli intellettuali fascisti, ricopiato diligentemente dal parlamentare in libera vendita per dare ai Responsabili uno statuto.

Allora mi chiedo cosa aspetta l’Ordine dei medici ad espellere questo signore dal suo ordine? Con un minimo di onestà intellettuale bisogna riconoscere che non c’è alcun bisogno di aver praticato in proprio la medicina hameriana o germanica: basta il fatto che la si diffonda e la si pubblicizzi con ambiguità degna del personaggio in questione.

Su un po’ di coraggio, l’onorevole Scilipoti, se non ve ne siete accorti, vi disonora.