In tre anni si è consumato un dramma che purtroppo coinvolge il Paese e la sua classe dirigente mediocre e corrotta. Un dramma in tre atti: un uomo solo al comando, un uomo solo, solo un pazzo: questa la scansione degli eventi dell’uomo Berlusconi.
E ora sostiene che Fini e i magistrati complottano, che vogliono farlo fuori con un’ espressione estranea alla politica , offensiva per le istituzioni e per l’intelligenza di tutti, a parte quelli espressamente retribuiti per fingere di crederci, ma certamente congrua per quell ‘Al Capone che dice di non essere, ma del quale ha ormai introiettato il linguaggio.
Dice anche che è stato un errore abolire l’immunità parlamentare. E in questo bisogna dire che conserva una tetragona coerenza: la sera del 29 aprile 1993, dopo che la Camera aveva rifiutato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Craxi, la famosa sera delle monetine al Raphael, a festeggiare lo scampato pericolo col leader socialista c’era Berlusconi.
Fuori a dettare all’Ansa le loro violente reazioni per il salvataggio c’erano invece, tra gli altri indignati, Bossi, Maroni, Castelli, Gasparri, la Russa, i quali infatti il giorno dopo presenteranno due mozioni per l’abolizione dell’immunità. E Galli della Loggia scriverà “E’ ormai chiaro che sulla scena pubblica italiana esiste un nocciolo duro di malaffare politico..”
Ed è proprio questo che impressiona: il burattinaio è ormai fuori di testa, braccato dalla sua storia, dalla sua stessa natura, ma i burattini ballano egualmente con le loro teste di legno e i loro cuori di stoffa. Erano fantocci anche allora, solo in cerca di un burattinaio.
Siamo tutti d’accordo quando affermiamo che Berlusconi è il regalo che ci ha fatto la sinistra e Prodi. Una sinistra che nonostante i continui attacchi di questa classe politica alla magistratura non determina nulla se non chiacchiere. Si sa altresì che verba volant, facta manent e di fatti allo stato attuale non c’è nemmeno l’ombra. Parlano, dicono, ribattono alle bordate del cavaliere, salvo a farsi un altro giro di giostra e un altro ancora.E’ come se aspettassero una rivolta della gente e forse non si rendono conto che di questo passo ci stanno portando sull’orlo della guerra civile. Bossi con il suo celoduro rievoca lo stato del nord, ieri Miccichè in un incontro a Reggio Calabria parlava di stato del sud, di questo passo aspettiamo che demagogicamente qualcuno agiti la bandiera del centro e voilà il gioco è fatto. Se poi consideriamo le assurdità di Tremonti in merito agli extracomunitari che in Italia lavorano tutti, in quanto gli italiani non vogliono fare più certi lavori appare chiaro che si sta soffiando sul fuoco per far si che i poveri si rivoltino contro altri poveri. Grimaldello contro la magistratura, giudici etichettati come brigatisti, disoccupazione, tasse impoverimento delle famiglie ce n’è tanta di carne al fuoco che la sinistra dovrebbe stazionare in piazza, tenere le sue sedute nella pubblica via, contrapporsi a Masi per togliere la rai dalle grinfie di questi mercenari e invece cosa fa? Si riunisce in qualche stanza o rilascia qualche dichiarazione aspettando che passi la nottata. Così tutti sanno fare opposizione. Tanto i soldi di parlamentare si prendono ugualmente e chi ha i suoi problemi se li tenga stretti per se.