Intorno alla pseudo riforma universitaria, voluta dal centro destra e attuata come un dettatino dalla Gelmini, ne abbiamo sentite tante. Abbiamo sentito soprattutto i mantra ridicoli, il rosario di pretesti destinati a infinocchiare gli italiani per far passare senza parere l’università privata, l’università dei ricchi.
La lotta ai baroni, rampanti o meno e anche quella bizzarra idea di risparmiare sui cosiddetti corsi inutili che è proprio la spia della cultura dimezzata che ha prodotto il mostro. Certo per la Gelmini anche un corso di italiano basico sarebbe inutile, tanto si diventa ministri anche senza.
Ma naturalmente c’è corso inutile e corso inutile. “La cinelogia, cinema e inconscio”, oppure “Ontopsicologia, Cinelogia, Comunicazione e Leadership”, vanno benissimo, nonostante l’ontopsicologia, contraddizione in termini, sia l’invenzione di un ex frate pluri pregiudicato, sposato a una ex religiosa, anch’essa pluri pregiudicata. Poco importa perché è un amico di Dell’Utri.
Infatti la Sapienza di Roma retta da un magnifico amico di Silvio, non ha esitato a offrire corsi e master al fondatore della setta ontospicologica, Antonio Meneghetti. Il corpus dottrinale è purissima fumisteria, qualcosa che farebbe rabbrividire all’unisono Carnap e Heidegger, cosa tutt’altro che facile. Questa frase di presentazione è un vero capolavoro di non senso: “La validità della cultura ontopsicologica si autorizza dai risultati prescelti dall’impostazione del metodo.” Mi piacerebbe chiedere al rettore della Sapienza, cosa significa, per vedere come se la cava. Mi piacerebbe chiederlo anche ad Andrea Pezzi, adepto e testimonial di Meneghetti.E mi piacerebbe chiedere a entrambi cosa pensano delle decine di segnalazioni e denunce di ex ontopsicologici che parlano di forti condizionamenti.
Ma di certo ne penseranno un gran bene visto che una controllata Fininvest ha speso fior di quattrini per un demenziale progetto di enciclopedia in videoclip da diffondere sul web. Le voci Stalin e Hitler sono pronte per una una nuova e freschissima reinterpretazione della storia alla luce della leadership che è poi il core business, anzi dottrinale della setta. Una gioia per dell’Utri.
Tutto questo è scritto in “Occulto Italia” un libro di fresca uscita scritto da Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli. Però c’è un’altra cosa da notare: stranamente l’Ontopsicologia sembra attirare pochissimo l’attenzione di quel milieu di personaggi antisetta che pure sono molto attivi contro i Testimoni di Geova, Scientology, i buddisti o i sedicenti satanisti. Ma non ci vuole molto a scoprire la ragione di fondo: molti di essi, quasi sempre personaggi ambigui, di incerta competenza e inclini alla mitomania, sono vicini alla parte più reazionaria e conservatrice della Chiesa, quella che ha fatto la Santa Alleanza col berlusconismo. E dunque ontopsicologicamente in difficoltà a parlare del “professor” Meneghetti, soprattutto quelli che con lui condividono l’amicizia con Dell’Utri.
Così ecco fabbricato un ricercatore che piace alla Gelmini. Uno che non avrà mai problemi a farsi foraggiare nell’Italia di oggi. Tra cricca e setta non c’è poi molta differenza.
La setta dei poteri occulti, quella istruita nell’indossare cappucci e grembiulini, si sta cucendo addosso un’istruzione pronta a diffondere il verbo omnia secula seculorum. Detto questo la riforma della Gelmini è solo una scatola vuota, attuata per buttar fuori dalla scuola personale docente e non docente e rimpiazzarla con adepti della loro setta. Singolare è stata l’affermazione della Gelmini a “Che tempo che Fa” quando ha detto che nelle scuole ci sono molti più bidelli che carabinieri e che le scuole rimangono sporche. E’ risaputo che per far nascere l’esigenza di un qualcosa si debba ridurre il personale, salvo poi affermare che non lavora e sostituirlo magari con imprese di pulizia in mano a qualche imprenditore chiacchierato….Non parliamo poi di come sedi storiche universitarie come il Politecnico di Torino siano state lasciate all’asciutto, dove nemmeno i rettori sanno quale sarà il badget e quindi organizzare i corsi. Iacona a tal proposito domenica scorsa ha mostrato punto dopo punto gli effetti di una legge buona per far chiudere l’Università pubblica. L’università ormai non è per tutti. Se infatti si considera l’alto costo delle tasse e l’abolizione della borsa di studio anche per i meritevoli rei di essere poveri, il piano attuato dalla Gelmini è incostituzionale. Forse per questo si chiedono riforme. Riforme per affermare privilegi, privando giovani che pur avendo fatto in tempo a laurearsi con il massimo dei voti, non potranno mai accedere alla ricerca. Ormai tutto deve essere accentrato nelle mani di chi ha saldamente il potere economico nelle proprie mani e per far perdurare questo stato di cose si inseriscono i propri accoliti in settori chiave, dimodochè i cittadini ridotti a servi della gleba dovranno rimanere tali fine alla fine dei loro giorni.Il clientelismo in questo paese si è trasformato in pratica di vita e questi politici che non sono espressione dei cittadini i loro più severi tutori…Vergogna