Si dice che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi e magari fa anche gli avvocati, ma non le persone intelligenti. Poche ore dopo l’uscita della notizia sul tentativo di corruzione dell’anagrafe marocchina perché regalasse due anni in più a Ruby, ecco che gli avvocati del premier  dichiarano che l’eventuale tentativo di falsificazione sarebbe inutile e risibile perché i registri dell’anagrafe marocchina sono conservati in più copie da diverse autorità governative.

Ora mi chiedo come mai avvocati che spesso mostrano di conoscere a malapena il diritto italiano, siano così puntualmente informati su come funzionano gli uffici anagrafici del Marocco. Escludendo, per ovvie ragioni politiche, che l’abbiano appreso in un chiosco di kebab, si direbbe quasi che abbiano fatto qualche recente esperienza in merito, anzi che abbiano proprio tentato di fare aumentare l’età di qualcuno, scoprendo con orrore che bisogna corrompere molte persone, mica una sola.

Certo che questo Marocco è  un Paese incivile: diventa complicato comprare persino comprare un impiegato dell’anagrafe, mentre da noi si acquistano parlamentari a mazzi.  Davvero rompicoglioni: tante storie per aumentare l’età di una prostituta minorenne, mentre d noi il capo del governo può tranquillamente fingere di avere vent’anni meno.