Maria Verdi per il Simplicissimus

Questo è lo sfogo di un’amica, una domenica mattina tra bombe e bugie, domande e incertezze

Gli Usa profondi sono questi: antidemocratici,  antiabortisti, proibizionisti, mormonici, anti sanità pubblica,…Però forse il motivo principe della sparatoria in Arizona sono i sussidi alla compagnie petrolifere. Comunque sia mi pare che siano la più grande non democrazia del mondo (o è più grande la Cina?) , non il contrario come invece si dice.

Certo ognuno, ogni Paese ha le proprie contraddizioni. Anche da noi in un semplice PD c’è Ignazio Marino  che è per la ricerca, aborto…. e poi altri che la pensano all’opposto. E poi altri ancora. Ufffff… tutto questo pseudo dibattito  è inconcludente, non mi sembra che sia segnale di democrazia interna ma di indecisione, di accozzaglia di troppe diversità che non sono complementari ma avverse le une alle altre e portano quindi all’immobilismo e alla lacerazione totali. Sembra che la democrazia sia una gara a chi la spara più grossa, che uno parla perché solo perché non è muto e ha il “diritto di parlare”…

Altro diritto di cui si parla sempre ma sembra che nessun  sappia cos’è  è  anche  il “diritto a essere liberi”: sì, ma liberi di fare che cosa e in che modo, da che cosa… Come si può constatare ogni giorno questo tanto proclamata “diritto alla libertà” viene declinato diversamente da Paese a Paese, da pensiero a pensiero.  Diritto alla determinazione dei popoli? O diritto a intervenire dove noi riteniamo che sia Giusto? Sempre con la lettera maiuscola. E’ così dalla guerra dei Balcani fino a quella in Afganistan. Non a caso Alexander Langer si è suicidato: forse aveva capito che il suo pensiero portava nella concretezza dell’azione politica all’ingerenza di fatto.

Mi ricordo una volta a Venezia in un dibattito pubblico che Pasolini disse che non si doveva abbassare lui ma era l’uditorio che doveva elevarsi. Presuntuoso? Ma sì, ma istruttivo, faceva crescere… non è un gran danno essere presuntuosi, anzi… il danno lo fanno le parole in libertà (che con il Futurismo, quello storico, non centrano niente) che fanno parte dell’odierno mostrarsi, ostentarsi tramite i mass media tra cui il più diffuso è la TV ovviamente. Ma anche facebook non scherza in questo alimentare il culto della personalità a ogni costo e alla portata di tutti. Per me non è democrazia comunicativa o democrazia in genere ma banalizzazione della comunicazione, non coltivazione della democrazia e della comunicazione e del ragionamento. Per coltivare e far sviluppare il ragionamento su qualsiasi argomento e poi imparare a dibattere e sostenere le proprie idee ce ne vuole e ce ne vuole di tempo e di impegno e di fatica, è un lavoro artigianale non in serie.