Radio Padana, dipinta di quel verde che sembra nero, incita a “spaccare le ossa agli studenti”. Naturalmente incita i poliziotti, al cento per cento meridionali, perché loro se ne stanno ben rintanati a fare i capitan fracassa. Del resto la codardia di fronte al nuovo è la loro vera essenza.
Spaccare le ossa perché i veri studenti stanno a casa a studiare. E va bene, capiamo che i veri studenti stanno a casa perché sono studenti che studiano e devono prendersi la laura. Punto, punto e virgola, come suggerirebbe la Gelmini.
La cosa che sorprende è che il capataz di queste limpide persone, Umberto Bossi, non ha mai dato un esame all’università, presso la quale ha fatto finta di laurearsi e se andava invece in giro per osterie. Mentre il figlio, il magnifico Trota, ha avuto qualche difficoltà scolastica e pare che pur essendo iscritto all’università, si goda il bel gruzzolo di soldi mensili che gli passiamo
Quindi vi prego, spaccate le ossa anche a questi due. Lo consiglia Radio padania.
Stavo “smanettando” e mi son trovato qui, ho appena scritto una riflessione che ti lascio. :
– La stupida facilità dell’energumena intellettualità con cui sento commentare accadimenti; politici,sociali, culturali , giovanili mi impone il “j-acuse” per tutti coloro che incosapevolmente o criminosamente l’esercitano. Accusati del più nefasto crimine intellettuale: offendere e uccidere i “germi” dell’umano futuro, con la bestiale pochezza e avida egoistica bassezza.