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Carfagna, oh cara

“Lui mi capisce”. Al padre padrone non c’è voluto molto per recuperare la Carfagna e a Mara sono bastati pochi giorni per ritornare ad essere solo una bella donnina che è diventata ministra non si sa bene perché. Ed è  meglio che non si sappia, che non si faccia luce sul disguido semantico che ha portato questa soubrettina a rappresentare le aspirazioni delle donne italiane.

Poche ore, il tempo di un battibecco e le affrettate speranze in una trasformazione di Mara da femmina dell’harem in donna e ministra, sono già fumo. E’ stato sufficiente un regalino, una promessa, forse un mazzetto di appalti, per ridurre le prese di posizione a capriccio e le ambizioni a pretesto. Un inceneritore è per sempre, cara.

Insomma una rapida calata di braghe di fonte al potente. Tutto come al solito. Con in più il danno di mostrare a coram populo  a chi sono in mano le pari opportunità: ai dispari opportunismi.

Eh si, per essere donne ci vogliono le palle.

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