Questo maledetto tramonto di Silvio è grottesco, abitato da pipistrelli e sanguisughe. Se penso che Maroni ha querelato la Fiorillo perché non si è piegata a dire ciò che il ministro le aveva attribuito, se penso che Bondi dice di non avere colpe, se penso che Masi si oppone alla comparsa in Rai di Bersani e Fini, se penso che Tremonti, il frutto marcio del berlusconismo economico, rischia di diventare premier, se penso alle porcate di Romani riguardo alla libertà della rete, se penso alle “riforme” della Gemini e all’aumento dei soldi alle scuole private. Se penso all’insieme di questi golpe il cui scopo è di mantenere gli autori con il culo sulle poltrone…

Bè penso… solo con una rivolta per come hanno ridotto il Paese, per come lo hanno avvilito, per come hanno tentato di renderlo piccolo e ottuso come loro, un happy hour piccolo borghese. Una rivolta senza ghigliottine, anche perché la testa di questa gente  è un organo immorale, ma non vitale,  una rivolta, ecco, degli specchi, metterli davanti alle loro azioni, alle loro ruberie, alla loro loro nullità, alla loro facce prive dei trucchi e dei belletti, della biacca del potere.

Non credo che ci possa essere punizione maggiore di quella di dover sopportare ciò che sono.