Marchionne è un buon venditore di auto. Cioè lo vedrei bene in una concessionaria a vendere l’usato sicuro con il contachilometri azzerato. E deve aver imparato qualcosa da quel sicuro maestro che è il premier.
Ieri da Fazio non si è limitato a dire qualche bugia, ha semplicemente raccontato una favola. E lo ha fatto, come è ormai costume in un luogo e in una sede dove sapeva di non aver alcun contradditorio.
Quando ha detto che la Fiat non fa utili in Italia, si è dimenticato di dire che il 70% della produzione fatta all’estero viene venduta da noi soltanto grazie alla convinzione dei consumatori di acquistare un prodotto italiano e grazie a una lunga consuetudine. Quindi il 70% degli utili li fa in Italia.
Si è dimenticato di dire che i “Paesi vicini” con i quali non siamo concorrenziali, vale a dire Germania e Francia, ma anche Spagna e Gran Bretagna hanno salari notevolmente superiori e i primi due anche costi del lavoro superiori. Ma davvero vuole raccontarci che questo è dovuto agli operai e agli intervalli di mezz’ora o un quarto d’ora? Vada a raccontarlo a sua sorella.
Si è dimenticato di dire che da almeno dieci anni la Fiat non fa investimenti negli stabilimenti italiani che così sono diventati obsoleti.
Si è dimenticato di aggiungere che Fiat ha preteso dai governi che nessun altro costruttore venisse a produrre in Italia e ha praticamente distrutto marchi gloriosi come l’Alfa Romeo e Lancia, costretti a vivacchiare con scocche e motori Fiat e con tutta una filosofia costruttiva inadeguata.
Ma queste favolette Marchionne le ha raccontate a un solo scopo: quello di far capire che il famoso piano di raddoppio della produzione in Italia era una balla.
Ma se ne vada alla Chrysler, a gestire quella che gli americani stessi considerano la peggiore marca del mondo. E’ quello il suo posto.
L’ho sempre detto marchionne é una marchonata!!!
lo stile di Fazio è quello, ma non vuol dire ossequiare. invece di attaccare una trasmissione oil suo conduttore, che tra l’altro è una delle poche cose buone che ha la Rai, scendete in piazza con gli operai ed iscrivetevi al sindacato così il prossimo marchionne qualsiasi non dirà mai più nulla di ciò che abbiamo sentito e visto!!
E mi auguro che Fazio, per la tanto osannata par-condicio di cui ci si riempie la bocca, inviti, la prossima volta, gli operai licenziati e reintegrati. Tanto per avere anche il loro punto di vista. Ma sapendo come va in questa sempre più misera ItaGlia che raglia, magari arriva Bonanni, certo che nessuno gli tirerà un lacrimogeno…
Disgustata. Oltre ogni limite….
be’…c’è famiglia e famiglia, stipendio e stipendio…eviterei di farne un unicuum
ci sono le condizioni per una guerra civile ma non ne siamo capaci, non ne abbiamo il coraggio
Intervistare non significa assecondare, non contraddire, non obiettare; il fatto che non ci sia contradditorio non significa ossequiare l’intervistato. Anche con Tronchetti Provera fu così, l’intervista si concluse con la battuta tipica “Come la debbo chiamare?” “Marco, mi chiami Marco”. Un sincero democratico!
L’a.d. dimostra di non conoscere nè la storia d’Italia nè quella dell’azienda…maree di soldi ha avuto. E’ mondializzato punto e basta.
è stato vergognoso. Da una parte ho pensato, conoscendolo, che Fazio stesse per scoppiare, ma poveretto non poteva. Tiene famiglia anche lui, come gli operai della Fiat e non solo…
Grazie sei sempre chiarissimo, almeno tu nell’universo
laura