Semmai si dovesse mettere mano al codice penale, bisognerebbe prevedere un aggravante per le richieste di perdono che si sprecano dopo i delitti. La cosa più disgustosa dei fatti di sangue accaduti negli ultimi tempi, sono le reiterate, assurde e scuse dei colpevoli: “non volevo, se tornassi indietro…” dette e anche scritte con quello stile che sa tanto di avvocato e che ne denunciano l’insincerità.
Il vertice dell’oscenità credo che l’abbia raggiunta Alessio Burtone, il teppistello che ha ucciso con un pugno l’infermiera rumena. Il quale naturalmente “e’ affranto e dispiaciuto”. Però come è umano il ragazzo, è persino dispiaciuto.
Del resto diciamolo, aver ucciso una romena, non è un delitto che meriti l’arresto, come del resto afferma il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro, che si è dichiarato contrario. A che titolo questo squallido individuo che fa parte della squadra Alemanno e ne porta tutte le stigmate, intervenga nella vicenda non è chiaro.
E’ chiaro invece che siamo di fronte a una vicenda giudiziaria dove l’assassino con le sue scontate, false, mal espresse scuse e tutto l’entourage teppo-politico che gli gira attorno, non fa che esprimere un razzismo tanto più violento e repellente quanto meno è dichiarato in modo esplicito, ma sottinteso da quei toni che ne vorrebbero fare della vicenda una “ragazzata”.
Per me il fatto che sia in galera è una vera liberazione. Mi sorprendono i commenti razzisti che si leggono su questa storia in internet, ma ancora più incredibile è la mancanza di una vera denuncia da parte di donne influenti di questo paese.
Non capisco perchè non sia in galera!
Quelli che hanno steso il taxista che aveva investito un cane, sono in carcere, perchè questo delinquente no?
Qualcunio ha osato dire che mettere in galera un ragazzo di 20 anni non pare bello. Chissà cosa direbbe il figlio di 3 anni della donna uccisa? forse che neanche a lui pare bello essere orfano!
Ma quanto vale ancora la vita umana?