Che Ghedini non sia un’aquila, nonostante il suo mavalà potrebbe benissimo essere un richiamo ornitologico, lo si sapeva. Ma il suo intervento per ottenere la censura di Report in programma questa sera, è davvero un capolavoro.

Primo. Non si capisce come mai ritenga diffamatoria una inchiesta sulla villa che il suo reverendissimo padrone si è fatto costruire ad Antigua, se ancora non ha visto la trasemissione. Credo che code di paglia così lunghe e folte potrebbero avere un buon mercato nella pellicceria ecologica. Una volta trattate e depurate, naturalmente.

Secondo. Se per caso qualcuno stasera era in vena di spararsi un film, o una pizza, l’avvocatissimo, con i suoi strepiti, lo ha immediatamente richiamato davanti al piccolo schermo.

Terzo. Di cosa si preoccupa se  tutto  – come sostiene – è in perfetta regola? Si vabbè verso la Svizzera e Antigua sono partite quantità di soldi molto superiori al necessario, ma sono piccoli particolari che come si dice “non interessano agli italiani”

Forse si vuole evitare il confronto fra il bimestre di articoli sul bilocale di Montecarlo, mentre qui si parla di un villone chiamato Castello e di relativa lottizzazione selvaggia?

E invece credo che ormai molti italiani sarebbero rassicurati dalla villa caraibica del premier: nella speranza che vi si stabilisca definitivamente.