Lo stato comatoso del Paese e assieme la canagliesca furbizia degli uffici commerciali produce mostri.  Così accade anche nelle Ferrovie  che per ottobre hanno tirato fuori l’idea del treno rosa. Nei giorni feriali le donne accasate e che abbiano ottemperato ai loro doveri riproduttive, ossia donne con al seguito famiglia e figli non pagheranno sulle medie e lunghe percorrenze.

Nei week end invece le stesse Ferrovie  diventeranno ammiccanti e non faranno pagare le donne solo però se accompagnate da qualcuno di sesso maschile.  L’ispirazione deriva direttamente dai club privè dove accade la stessa cosa.

Difficile trovare qualcosa di più maschilista e idiota di questa iniziativa, anche se l’intendimento era quello di fare bella figura senza perdendoci solo pochi spiccioli: le donne che viaggiano da sole sono infatti il 77 per cento.

Naturalmente trattandosi di maschilismo allo stato pure non poteva mancare anche iniziative correlate di natura falliforme: poliziotte a dare consigli sulla sicurezza e consulenti dell’Associazione Incontro Donne Antiviolenza di Cremona, chissà a dire cosa vista che proprio questa è un’ennesima violenza.