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Ma c’è anche la Trota romana

Prima si è presa della zoccola da Berlusconi ed è rimasta bella sorridente come un’ebete, adesso si prende della porca da Bossi e l’unica cosa che le viene da dire è “Battute fastidiose, ma fortunatamente non costituiscono una linea politica”.  Si resta affascinati da tanta arguzia e intelligenza.

Il senatur man mano che diminuisce l’ossigenazione nelle parti alte e man mano che cresce la paura di non saper più che dire dopo aver spacciato per oro la patacca del federalismo, questa volta se l’è presa con l’idea di organizzare un gran premio di formula 1 a Roma. “Corrano con le bighe” ha esclamato dopo aver dato dei porci ai romani. Cose che non osano nemmeno gli ubriaconi da bar, ma che a Bossi vengono consentite, grazie all’intima volgarità della banda di Silvio.

” Battute fastidiose”: questo sarebbe il ministro della gioventù, al secolo Giorgia Meloni. Ha studiato per fare la cameriera, è diventata ministro, ma per sua fortuna riesce comunque a dare sfogo alla sua prima, prepotente vocazione.  Quasi quasi bisognerebbe organizzarle un matrimonio con il Trota, insieme sarebbero perfetti.

Signor trota e signora trota, come in racconto di Gogol. La biga e la bega, come in una canzone goliardica. Un grande armonia sotto il segno dell’immortale frase di lui “Nella vita bisogna provare tutto, tranne droga e culattoni”. Ma proprio tutto, anche i cretini.

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