Forse nessuno si aspettava che il videomessaggio del presidente della Camera, si rivelasse alla fine un’autoaccusa globale, una specie di autodafé della destra italiana. Ma proprio di questo si è trattato.

E non parlo della casa di Montecarlo che alla fine è una vicenda torbida solo per l’uso ricattatorio e degno di una repubblica delle banane che ne è stato fatto dagli avversari politici. No, quest0 cuñadismo di piccolo cabotaggio, ammesso e non concesso che vi sia stato, è robetta che può interessare solo le tifoserie, le curve sud teleguidate.

La cosa che invece colpisce  come un sasso è che Fini abbia accusato Berlusconi, nemmeno tanto velatamente, di essere uno che fa un uso banditesco delle società off shore per evadere le tasse e per manovre  finanziarie occulte di ogni tipo.

Ora mi chiedo uno che rivendica una specchiata onestà come fa a mettere in piedi un’alleanza di ferro con un tipo simile? Un’alleanza, non estemporanea , ma che dura ormai da 15 anni e che ha consentito a una mela bacata di inquinare tutto il cesto? E come fa a dire che nonostante tutto intende comunque arrivare a fine legislatura?

E soprattutto come fa a dire che la democrazia è in pericolo se non verranno fatti passi indietro sui ricatti e il dossieraggio? E’ proprio continuando a favorire il potere di Silvio che la democrazia è in pericolo.

Certo, ovviamente ci sono necessità tattiche, Fli ha bisogno di  allontanare le elezioni, ma il coacervo di contraddizioni d una destra italiana incapace di pensare qualcosa di diverso dall’oligarchia, c’è tutto.