Una cosa l’Italia ha imparato da Berlusconi: come andare a puttane. Il crepuscolo dell’idolo, il maialino d’oro che ci ha tenuto per quindici anni in adorazione, lascia dietro una lunga e luccicante bava come quelle delle lumache: la confusione più totale di un Paese che ormai in completa cachessia mentale.
Le rilevazioni di Ipr marketing, pubblicate da Repubblica, mostrano infatti che se il Cavaliere perde inesorabilmente fiducia, la acquistano i peggiori ministri della sua corte dei miracoli: Gelmini, Alfano, Tremonti, tra i più gettonati.
Questo è il risultato della dolorosa realtà, impastata e mischiata alle favole di un sistema mediatico ancora pienamente in mano al tentato autocrate italiano. E’ come stare su un tram che corre scuotendosi senza meta tentando di afferrarsi a qualche appiglio, il primo che capita, il primo che si vede in tv.
E’ un andare a tentoni, tra spezzoni di ideologie familiari, interessi palesi o nascosti, brandelli di suggestioni dentro un mondo strappato e ormai incomprensibile. Ma di una cosa possiamo star certi che quel tram affollato finirà per deragliare. E lì comincerà, davvero, il brutto.
Che dire?… Che fare?…(Quest’ultimo non mi è nuovo…).