L’incredibile accade: due persone sono state fermate e identificate perché avevano con se il tricolore. Certo alla festa della Lega e naturalmente sono stati insultati dalla gentaglia che si trovava a sentire i suoi beniamini. E che naturalmente li invitava ad andare a lavorare: l’insulto che di solito gli sfaticati e chi ha qualcosa da nscondere rivolgono agli altri. Sempre che per stare ad ascoltare il loro leader che non ha lavorato nemmeno un giorno in vita sua, non fossero pagati.

Ma non è questo il punto, la madre dei cretini è sempre incinta e più certa gente ce l’ha duro, più li sforna generosamente . Il problema è che le forze di polizia presenti invece di identificare chi insultava, hanno invece identificato la decina di pericolosi portatori di tricolore.

D’accordo che Maroni, l’ex venditore di belletti, è ministro degli interni, ma qui si comincia un po’ ad esagerare. E si comincia pian piano  ad arrendersi alla logica della secessione, un po’ per confusione,  un po’ per quieto vivere.

Purtroppo tutto questo non fa che rendere lecita, anzi normale l’anomalia, abitua, crea assuefazione, esattamente come è accaduto per l’evasione, la corruzione e tutti gli altri vizi del Paese. Che a forza di quieto vivere finirà per morire.