La legislatura agonizza. Dopo due anni perduti a sistemare le questioni legali del capo e dei suoi amici, dopo due anni di nulla. Ma disgraziatamente sta agonizzando anche la politica, quanto meno quella dell’opposizione. Il culmine lo si è probabilmente raggiunto l’altro giorno quando Bersani si è lasciato scappare il nome di Tremonti come possibile condottiero di un governo tecnico.
Non importa se si sia trattato di una gaffe, oppure di un retro pensiero piuttosto che di qualcosa a cui si sta lavorando. Perché Tremonti è l’altra faccia del berlusconismo, quella peggiore, anche se lavora al di fuori del chiasso mediatico.
Ne abbiamo avuto la riprova proprio oggi con l’introduzione della cedolare secca sugli affitti. L’operazione pare incanalata nel solco del federalismo, ma in realtà trasforma una tassazione diretta e dunque proporzionale al reddito, in una tassazione indiretta e dunque uguale per tutti. Tutto nel solco della destra più conservatrice.
E’ evidente che chi dà in affitto un monolocale in periferia pagherà esattamente come quello che affitta dieci appartamenti di lusso o come una società che magari di case ne ha migliaia. Per i redditi bassi il vantaggio sarà minimo, ma per i redditi alti sarà molto consistente. Inoltre siccome la cedolare andrà ai Comuni e allo stato mancheranno gli introiti dell’irpef, si dovrà recuperare con aumenti in altri settori che riguarderanno tutti, anche quelli che non hanno case da affittare e nemmeno case da abitare.
Insomma il capitale sia esso mobile o immobile adesso gode di nuovi vantaggi rispetto al lavoro. Tutto questo è l’esatto contrario di una qualunque politica che possa essere definita di sinistra: per questo il solo evocare il nome di Tremonti, l’uomo dei mille condoni e delle duemila bugie, lascia stupefatti, visto che il ministro rappresenta quel berlusconismo profondo che va oltre il cesarismo mediatico del capo ed è probabilmente destinato a succedergli.
Ci dev’essere molta confusione a sinistra se, anche solo tatticamente, ci si arriva a fidare di un personaggio del genere e soprattutto di ciò che rappresenta. Dare una cedolare secca a Tremonti significa non saper riconoscere gli avversari e dunque non saper riconoscere nemmeno se stessi.