
In questi giorni agitati e cruciali per il Paese, c’è stato poco tempo e soprattutto poca voglia di parlare della vera notizia di questo inizio secolo: la creazione in laboratorio di un nuovo essere vivente capace di autoriprodursi.
Poco tempo e anche imbarazzo: ho percepito il sollievo di non doversi occupare del significato di una realizzazione scientifica che mette in enorme difficoltà la Chiesa ratzingeriana. Così si è messa all’incasso la tesi secondo cui il Mycoplasma laboratorium (così è stato battezzato il nuovo batterio) non ha una vera vita. E ci si è concentrati sulle possibili applicazioni pratiche.
In tutto il mondo si è aperta la discussione, ma da noi sono bastate quattro chiacchiere imporporate e le patetiche tesi espresse dai giornali di osservanza vaticana, i quali evidentemente parlano a vanvera o conoscono il segreto della vita, ma si guardano bene dal rivelarlo. Il che sarebbe il colmo per chi dovrebbe fare informazione.
La realizzazione di Craig Venter pone invece alcune questioni filosofiche riguardo al monismo o al dualismo dell’essere, sul significato da dare alle posizioni olistiche e alle tesi più diffuse sulla realtà della coscienza, al significato ontologico di struttura e organizzazione. Oltre che alla fascinosa idea dell’evoluzione memica destinata a soppiantare quella genica da cui è nata.
A mio giudizio questo round se lo è assicurato Parmenide. Ma a parte questo una cosa è evidente: il Mycoplasma per il fatto stesso di essere stato portato alla vita e per il modo con cui questo è avvenuto, mette completamente fuori gioco le tesi creazioniste care all’integralismo settario e cieco di molti ambienti cattolici ed evangelici. Non che prima questo insieme di argomentazioni disinformate e confuse valesse qualcosa, ma qui abbiamo la fotografia della terra da un satellite a confutare l’idea che la terra sia piatta.
La cosa importerebbe poco se non fosse per due ragioni essenziali. La prima è che il creazionismo si oppone all’idea stessa di evoluzione non tanto sulla base di una qualche razionalità o evidenza , ma alla luce di un radicalismo conservatore che non riesce a concepire l’idea stessa di cambiamento: il mondo, compresi i rapporti umani e sociali, è dato dall’inizio e per sempre. L’idea di progresso è una bestemmia.
La seconda ragione è che questo magma di irrazionalità reazionaria invece di essere lasciata ai margini, è diventata il vero motore teologico della Chiesa negli ultimi trent’anni. Al posto di un rinnovamento profondo si è preferito questo ritorno al medioevo: quello dei vergognosi silenzi, oggi condannati dallo stesso che li aveva approvati e appoggiati, ma anche quello di una riduzione della teologia al catechismo e al sospetto se non all’aperto rifiuto della conoscenza. E insieme ad essa anche del progresso sociale.
Tutto si è ridotto a sesso e “mistero della vita”, a vellicare la pancia delle “tradizioni”, a sostituire le idee con miracoli e sindoni. Una cosa che in Italia conosciamo bene, visto che lo stesso fenomeno si è prodotto in politica.
E dire che se fossi credente l’esperimento di Ventris non potrebbe che eliminare le contraddizioni che esistono tra le conoscenze che possediamo e l’idea contraddittoria in sé di diversi atti di creazione, la materia, la vita, l’anima, come se un eventuale Dio avesse delle limitazioni.
Ma per questa Chiesa, per ciò che è diventata, il batterio di Venter è decisamente patogeno. E l’unico vaccino è non parlarne.
Se fossi credente, forse, visto che non esiste un modello come invece ci fanno credere da tempo, non ti porresti il problema, sapresti che Dio si può esprimere anche attraverso ad azioni umane, e leggendo con attenzione le scritture sapresti, ma forse sai, visto che sai sempre tutto, che fin dal vecchio testamento sta scritto di onorare il medico e le sue scoperte (Siracide,quindi tutta questa diatriba tra scienza e Dio è solo creata da uomini che si professano credenti….sentire battere il cuore di Dio in te è ben altra cosa!
E’ vero, hai ragione è una semplice foto di una coltura. Il fatto è che precedentemente avevo inserito una foto diversa e poi mi sono dimenticato di cambiare la didascalia. Grazie comunque dell’apprezzamento e della segnalazione della svista.
Condivido in pieno l’ottima analisi, peccato che la chiesa sia dotata di ottimi anticorpi.
Se posso permettermi un osservazione, l’immagine non è una microscopia, ma una foto di uno “striscio” per colture su capsule di Petri.
Come non essere d’accordo con te!!!
L’unica cosa ,oltre alsilenzio cattolico, è il silenzio laicooo!!!
Non sose mi preoccupa di più quello o l’uso ( segreto) che ne faranno!!!