
Rosella Roselli per il Simpicissimus
E’ morta Mariarca, dissanguandosi davvero, disperandosi davvero, dopo aver avuto un malore mentre lavorava davvero. Chissà cosa avrà pensato all’ultimo, probabilmente ai suoi figli e non a un sistema impazzito che si è dimenticato dei bisogni, dei diritti di tutti noi, che ci ha appeso a un filo, reso tutti precari. E’ morta mentre le borse bruciavano miliardi, mentre il nostro governo faceva le solite barricate in sua difesa, mentre gli arroganti difendevano i loro privilegi.
Ma intanto mi chiedo perchè provo IO un senso di vergogna perchè una cosa come questa sia potuta accadere, perchè non sono là e altrove e dovunque avvengano o stiano per avvenire queste orribili cose.
Espropriati ogni giorno delle più fondamentali sicurezze, il lavoro, la casa, la salute, l’avvenire, mentre qualcuno “ci” scanna per un pò più di potere, per un panorama, per un harem di troie, per la soddisfazione di avere in mano le nostre vite, mentre veniamo ripagati con costosissimi biglietti per stupide partite il cui risultato è già deciso e con l’unica scelta di decidere a quale finanziaria pagheremo a rate per almeno un anno le nostre prossime vacanze. Se non siamo già morti fermiamoli davvero. Sono assassini. Uccideranno anche noi e sarà per sempre.
Cara Nadia, se anche tu ti senti profondamente pacifista, capirai bene che la rabbia e la collera di fronte alla tutela dei nostri diritti è sacrosanta, ti appoggio, la rabbia è anche un sentimento positivo, dipende da come la si canalizza..quanto all’arrabbiatura tutta la mia comprensione…ieri di fronte alla morte di Mariarca sono morta un pò anch’io, ho passato una giornata d’inferno, ho dovuto tenermi calma…pochissimi hanno parlato di questa morte…non ho parole, pochissimi parlano della morte dei lavoratori fisica ed interiore, e il nostro urlo di santa collera potesse servire!
p.s.
Intitolino una via o una piazza a questa donna invece che a Bettino Craxi nei confronti del quale l’unico destino equo sarebbe stata una bella damnatio memoriae come decretavano i romani nei confronti di chi si macchiava di atti indegni!!!! Indegno lui e indegna tutta la cricca e la casta!!!
Ci stanno ammazzando si. E se ne fregano. Se ne fregano. Stiamo subendo una violenza istituzionale sempre più tracontante e spavalda: muoiono di pestaggi italiani nelle mani della polizia giudiziaria o dei carabinieri, muoiono i lavoratori in ambienti di lavoro senza sicurezza, muoiono i giovani se non nel corpo nello spirito perché gli stanno depredando il futuro che non possono più progettare. Del resto noi che stiamo facendo? Diceva Girasole giustamente in un altro post che é pacifista. Anch’io lo sono. Ma una cosa é la violenza un’altra cosa la legittima difesa dei NOSTRI DIRITTI! Che futuro per i nostri figli e le nostre figlie? Stamo in panchina, gli italiani stanno in panchina a fare gli spettatori mentre stanno a guardare come andrà il round, lo scontro, il duello rusticano tra alcuni magistrati e alcuni (rari, rarissimi) giornalisti e le sanguisughe dei politici. Il nostro impegno politico si é ridotto a un tifo di stampo calcistico, o a qualche manifestazione di “colore” sotto tutti i punti di vista…sosteniamo questo, sosteniamo quell’altro….ma nessuno nessuno può fare se non noi stessi. E intanto quei maiali non solo continuano a gozzovigliare nel loro letame, ma ci stanno sempre più privando dei diritti come quello della libertà di espressione e di informazione. Sono furibonda!!!
Cara Rosella, sottoscrivo tutto quello che hai scritto e anche quello che ha scritto Girasole. La nostra vita ci sta scappando dalle mani, da altri espropriata senza che si faccia nulla.
Ci stanno uccidendo, una morte che è un’agonia silenziosa ed invisibile , io non provo più vergogna, ma disgusto e nausea difficilmente mi arrabbio, ma qui la collera sale ed anch’io penso perchè non sono là, ci penso da tempo, non posso, spero non sia troppo tardi quando potrò. Fermarli…sì….non si riesce, come fai a fermarli, con il pensiero, con la parola è impossibile, con la rivoluzione? Troppi li sostengono e non ci rimane che farlo con piccoli grandi- gesti quotidiani che partono anche dal nostro privato, gesti di umanità di solidarietà, per quel che ci resta, in attesa di un risveglio che avverrà temo in situazioni troppe estreme. Condivido su FB, grazie.