Il problema non è che certi personaggi non abbiano nemmeno una lontana idea di cosa sia la correttezza e l’onestà: il presupposto del loro potere è proprio l’assenza di queste spiacevoli caratteristiche. Il problema è invece che la vicenda non sia considerata come un colpo alla credibilità di un ministro e di conseguenza alla credibilità del governo.
Non c’è una testimonianza migliore del degrado civile del Paese, della sua rassegnazione, della mancanza di prospettive, di atarassia politica di fronte a qualunque cosa. Forse nella segreta, ingannevole e miserabile speranza di vantaggi individuali grazie ai maneggi di quel tipo.
I muri stanno marcendo sotto la scajola.