La sinistra ai minimi termini, stracciata, risucchiata nella “modernità” di Sarkozy e del suo blip blip mediatico. Il partito socialista, incapace ormai di parlare al centro, sostituito da forme di alternativa politica più decise e destinate a fare eternamente da opposizione.
Bene prendiamo tutte queste interessanti tesi di osservatori e politologi, soprattutto quelli più “moderni” e buttiamole là dove un potente getto d’acqua può trascinarle verso i fiumi e i depuratori.
La realtà è che la sconfitta dei socialisti nelle elezioni europee dell’anno scorso era addebitabile soprattutto al tentativo di Segolene Royale e dei suoi seguaci di inseguire Sarko sulla strada della politica mediatica, ammorbidendo e sterilizzando i contenuti di “sinistra”. Ora che al comando del partito c’è Martine Aubry, una militante di altri tempi, attenta ai valori e anche al rapporto diretto con gli elettori, tutto è cambiato. L’unica concessione all’immagine è stata una dieta che le ha fatto perdere qualche chiletto in più.
Così non solo alle regionali i socialisti sono diventati la prima formazione politica di Francia, ma non hanno nemmeno penalizzato eccessivamente le altre formazioni di sinistra che oggi, messe assieme costituiscono più del 50% dell’elettorato.
Vincere si può dunque, soprattutto se non si cerca di giocare sullo stesso piano dell’avversario introiettandone anche le linee d’azione. Se insomma si è se stessi.
Oggi ho esultato, non me l’aspettavo, e sul fatto di essere semplicemente se stessi bè non puoi che trovarmi d’accordo, è la mia bandiera di vita, anche se a mio avviso qui la situazione è più complicata, la nostre destra è completamente diversa, molto più opportunista, terra terra, abbiamo il problema della lega che si sta sempre più fortificando con gli arresti dei “peggiori mafiosi(per me son tutti brutti!) ed essere se stessi qui non pagherebbe subito, ma sicuramente nel tempo.
Anche per me …vive la France
Vive la France
Bellima nota……è quello che dovrebbe fare la sinistra italiana, costituita da personaggi molto attenti ad apparire ed infatti sono sempre presenti nei salotti mediatici, convinti come sono che la televisione parli al popolo e loro ascoltano attraverso i sondaggi. Un vera lezione la vittoria della sinistra francese.
vero!